(Adnkronos) – Un’ipotesi rispedita al mittente, quella secondo la quale i 5S possano aver votato per Elly Schlein, la nuova segretaria del Pd, sicuramente più vicina al movimento per sensibilità su alcune tematiche, rispetto a Stefano Bonaccini. I pentastellati negano ogni coinvolgimento e ribadiscono la forza della propria identità che, dicono, non dipende dall’alternarsi dei segretari dem. “Il M5S è una realtà talmente consolidata, dall’identità forte e chiarezza di programma, che tanti partiti nel tempo si sono accodati, il nostro è un percorso autonomo e non viviamo della luce riflessa di un segretario del Pd piuttosto che di un altro”, dice Francesco Silvestri, capogruppo M5S alla Camera.
Posizione condivisa da Barbara Floridia, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Senato: “La nostra comunità ha altri strumenti per confrontarsi e prendere decisioni e rispettiamo quelle degli altri partiti”, sottolinea. Sul ‘rischio infiltrazioni’ ai gazebo del Pd, ci ridono anche un po’ su. E se Floridia liquida le illazioni con un secco “francamente mi sembra una sciocchezza”, Silvestri ci ironizza: “E’ un tema che mi appassiona molto, il fatto che ci tirino dentro qualsiasi cosa, anche su quello che non ci riguarda. Ho letto di tutto su di noi, e questa è una delle tante, una fantasia totale”.
“Il primo messaggio chiaro rispetto alle scelte del Pd c’è stato alle nazionali, e credo che sottovalutare le posizioni politiche del M5S abbia portato a un danno alla dirigenza del Partito democratico. Detto questo, in bocca al lupo e congratulazioni a Elly Schlein, la sua vittoria per noi è una buona notizia, significa avere un interlocutore che mostra sensibilità sulle tematiche del movimento come reddito di cittadinanza, salario minimo, questione ambientale e agenda sociale. Quello che abbiamo portato in Parlamento trova un interlocutore sensibile” dice Silvestri commentando la vittoria di Schlein alle primarie del Pd.
Che sia Schlein il nuovo segretario del Pd può aiutare a riannodare il dialogo? “Il dialogo non è mai stato chiuso – replica Silvestri – ma il punto per noi è trovare sintonia sui principali temi che interessano il Paese, dalla guerra in corso alla transizione ecologica all’agenda sociale. Il confronto ci sarà sui temi, e poi faremo le nostre valutazioni”.
Per Barbara Floridia la vittoria di Elly Schlein “è un segnale evidente della necessità di cambiamento di un partito che ha abbandonato il percorso avviato con il governo Conte per abbracciare l’agenda Draghi, con risultati disastrosi. Rispetto a Bonaccini sicuramente in molti hanno visto in lei un elemento di rottura, ma ovviamente il tutto si potrà giudicare solo alla prova dei fatti”.
“Siamo aperti al dialogo con chi ha le idee chiare, lo abbiamo sempre detto. Se Elly Schlein porterà avanti una chiara agenda progressista, sostenendo le battaglie del Movimento 5 Stelle sul fronte della giustizia sociale, della lotta ai cambiamenti climatici, per la pace, siamo pronti a dialogare con lei. Mi auguro – conclude Floridia – che si parta ad esempio dal sostenere la nostra proposta per un salario minimo legale di 9 euro lordi all’ora per tutti”.