Un viaggio nella storia dell’Impressionismo canadese

Una mamma con i suoi bambini è rapita dalla bellezza della spiaggia e dal colore del mare, mentre le onde si infrangono sul bagnasciuga. Una leggera brezza fa, quasi, volare il cappello di paglia di sua figlia, creando delle pieghe tra i vestiti di un colore bianco candido, mentre il loro sguardo è rivolto verso il mare.
Protagonista la luce nel quadro Sunny September di Helen Mc Nicoll, pittrice canadese, il cui stile ricorda i panorami ed i colori di Claude Monet, in un gioco sapiente di chiaroscuri. Conosciuta come una delle prominenti artiste dell’impressionismo canadese, Mc Nicoll è una delle nove pittrici che rappresentano una novità dell’esposizione “Canada and Impressionism: New Horizons” inaugurata alla National Gallery of Canada ed aperta fino al 3 luglio. Obiettivo della mostra è far conoscere al grande pubblico il meticoloso lavoro degli artisti canadesi impressionisti, organizzata dal MBAC, con il contributo della Fondazione canadese A.K.Prakash, mecenate dell’evento.
Prima ed unica nel suo genere, la mostra presenta 108 opere provenienti da collezioni pubbliche e private, presentando al pubblico 36 artisti canadesi tra il 1880 ed il 1920, dopo un tour di grande successo in Francia, Svizzera e

Germania. L’esposizione celebra il grande contributo femminile all’impressionismo canadese: ben nove pittrici sono presenti nella mostra con le loro opere, tra cui Prudence Heward, H. Mabel May, Clarence Gagnon, Mary Bell, Katleen M. Morris, Florence Carlyle, Laura Muntz, tra scene di vita quotidiana e paesaggi bucolici.
“Quest’esposizione vuole sottolineare come tutti gli artisti canadesi si siano appropriati dell’Impressionismo, movimento artistico internazionale – spiega la Dr. Sasha Suda Direttrice generale del Museo delle Belle Arti del Canada –, in particolare il lavoro di queste nove pittrici rimarcabili, definite moderne grazie al valore unico della loro arte”.
Da una sala all’altra, emerge in tutta la sua vibrante forza il colore, protagonista delle opere come in “Autumn in France” di Emily Carr che esprime l’intensità delle proprie emozioni di fronte alla nuova visione della natura. “La storia dell’Impressionismo in Canada non è più un capitolo sconosciuto nel movimento impressionista mondiale – sottolinea Katerina Atanassova, ideatrice e curatrice della mostra – fino ad oggi il ruolo degli impressionisti canadesi era poco conosciuto, qui ed all’estero.

Oggi non è più così. Quest’esposizione, prima nel suo genere, porta alla luce il grande contributo dei pittori canadesi nel quadro di un movimento artistico internazionale”. Articolata in sette temi, in ordine cronologico, racconta i viaggi degli artisti canadesi a Barbizon, Parigi, influenzati dall’impressionismo francese con scene in campagna, passeggiate lungo la Senna ed in riva al mare in Bretagna ed in Normandia.
Da una sala all’altra, si alternano scene di vita quotidiana nella metropoli parigina con giochi d’infanzia e rievocazioni di luoghi in Italia, Spagna, Africa del Nord, fino ai Caraibi. Un viaggio nel tempo e nella geografia dei luoghi che affascina ed influenza gli artisti canadesi che, al loro rientro in Canada, riadattando e rienterpretando le esperienze vissute, danno vita ad una nuova realtà pittorica, l’Impressionismo canadese.