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Parlano i protagonisti di Carla Bonora. Cristianesimo ed Islamismo: prove di dialogo

Il prof. Rémi Caucanas: “Il Dialogo Interreligioso, una sfida del nostro tempo”

OTTAWA – Cristianesimo ed Islamismo, prove di dialogo tra le religioni che hanno caratterizzato la storia occidentale ed orientale attraverso i secoli. Un excursus religioso, storico e politico del dialogo interreligioso scandito dai tre movimenti della sonata n.14 “Al Chiaro di Luna di Beethoven”. Questo il filo conduttore della conferenza “Islam and Christianity in Dialogue… under Beethoven’s Moonlight” tenuta dal prof. Rémi Caucanas, docente di Relazioni Islamico – Cristiane alla Saint Paul University, ricercatore associato in Francia all’IREM (Istituto di Ricerche e Studi sul Mondo Arabo – Musulmano in Francia) ed a Roma presso il PISAI (Istituto Pontificio per gli Studi Arabo – Islamici).

L’evento, organizzato, per la prima volta, dopo la pandemia, in presenza e con l’opzione online, è stato promosso dalla Società Dante Alighieri Comitato di Ottawa, in collaborazione con la Facoltà di Teologia guidata dal prof. Michel Andraos della Saint Paul University. Successo della conferenza con pubblico attento e motivato, grazie ad un interessante dibattito nella seconda parte dell’evento.

“Con l’aumentare di episodi di islamofobia non soltanto in Canada, ma anche in altri Paesi, nella nostra Facoltà di Teologia, dove abbiamo studenti da tutto il mondo, poter ospitare la conferenza di questa sera con un esperto in materia, quale il prof. Rémi Caucanas, testimonia quanto sia importante dare una giusta informazione storica sul ruolo della religione islamica in rapporto con le altre religioni”, sottolinea il prof. Michel Andraos, Preside della Facoltà, che ricorda il suo primo corso d’italiano alla Società Dante Alighieri di Roma, e poi aggiunge: “Partire dal dialogo interreligioso è cruciale per ripensare il ruolo delle Facoltà di Teologia. Ringraziamo la Società Dante Alighieri Comitato di Ottawa per aver preso quest’iniziativa che apre le porte ad una futura collaborazione tra le due Istituzioni”.

Non manca il riferimento anche al Cristianesimo canadese, in vista dell’imminente viaggio del Papa in Canada il prossimo luglio. “Abbiamo commesso un errore storico – spiega il prof. Michel Andraos – quello di avere solo il Cristianesimo canadese, senza dialogare con le popolazioni autoctone e la loro spiritualità. Il viaggio del Papa in Canada, grande gesto simbolico di riappacificazione, continua un percorso già iniziato tanti mesi fa dai Vescovi canadesi verso un’apertura ed una riconciliazione con le popolazioni indigene, dialogo necessario ed essenziale in una società multiculturale come quella canadese”.

Prof. Caucanas, qual è il rapporto tra la storia del dialogo interreligioso ed i movimenti della sonata di Beetoven? “Ho studiato in profondità la sonata di Beethoven e questo studio ha contribuito a strutturare il mio pensiero sulla storia recente del dialogo tra Musulmani e Cristiani. Se si va nel profondo della sonata, troviamo l’adagio, l’allegretto ed il presto agitato.

L’adagio, una marcia funebre, mi ha fatto pensare al periodo del Colonialismo nei primi del ‘900, quando non esisteva un rapporto positivo tra Musulmani e Cristiani nel Mediterraneo e la Chiesa cattolica denigrava i Musulmani. Ma nella marcia funebre, non manca una melodia che può assomigliare ad una nuova ispirazione rappresentata da Missionari come Charles de Faucauld che viveva nel Nord Africa agli inizi del ‘900, canonizzato domenica scorsa da Papa Francesco. È lui una delle figure chiavi di questo periodo che farà riflettere la Chiesa cattolica sul suo ruolo nei confronti dell’Islam”. Ci spiega la seconda e la terza fase del rapporto interreligioso scanditi dal secondo e terzo movimento della sonata?

“De Faucauld ha avviato la nuova generazione di missionari che ha partecipato al Consiglio Vaticano II negli anni ’60 e questo ci richiama l’allegretto, il secondo movimento della sonata di Beethoven, che corrisponde ai quattro anni in cui la Chiesa attua una rivoluzione epocale nel ripensare il suo rapporto con il mondo islamico e con le altre religioni. I ruoli di Papa Giovanni XXIII e Paolo VI sono stati cruciali per l’inizio del dialogo interreligioso che dà inizio al terzo periodo iniziato dopo il Concilio Vaticano II, definito euforia postconciliare, che ci fa pensare al terzo movimento della sonata, il presto agitato”.

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