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Pappardelle al tartufo nero estivo italiano con ragôut stufato di agnello Halal della British Columbia e Pinot nero dell’Alto Adige

SI SA, LA DOMENICA SI STA TUTTI INSIEME IN FAMIGLIA INTORNO ALLA TAVOLA IMBANDITA. CI SI RITROVA PER MANGIARE, RIDERE E PARLARE. VI PROPONIAMO UNA RICETTA SFIZIOSA CHE POSSA ESSERE CONDIVISA DA TUTTA LA FAMIGLIA!

 

Pappardelle al tartufo nero estivo italiano con ragôut stufato di agnello Halal della British Columbia (di chef Giovanni Trigona)

 

*Ingredienti per 4 persone: 

Per le pappardelle: 400 gr. farina 00; 4 uova di galline ruspanti; 1 cucchiaio di olio extravergine d’oliva; sale q.b.; 1 cucchiaio di pasta di tartufo da inserire nell’impasto (drenato dell’olio).

(Porzione per persona circa 100 gr.)

  • Per lo stufato d’agnello: Aa utilizzare il collo dell’agnello, sicuramente molto più saporito. 600 gr. agnello, in pezzi da 150 gr.; carote; sedano q.b.; cipolla, aglio q.b.; brodo vegetale q.b.; burro di tartufo bianco q.b.; olio extravergine d’oliva q.b.; vino bianco secco q.b.; sale, pepe q.b.

 

*Procedimento:    

In una pentola scaldate un cucchiaio di olio e fateci appassire la carota, il sedano e la cipolla finemente tritati, poi aggiungete dell’aglio, sempre a vostro piacimento. Aggiungete i pezzi d’agnello e  fateli rosolare a fiamma vivace, sigillando così la carne. Aromatizzate con del burro di tartufo e poi sfumate con il vino bianco lasciando evaporare la parte alcolica. Salate, pepate e fate cuocere a fiamma bassa per un paio d’ore, aggiungendo di tanto in tanto un pò di brodo vegetale. Lessate in abbondante acqua salata le pappardelle all’uovo, lasciando da parte un pò di acqua di cottura. A questo punto avrete già tagliato a coltello la carne di agnello per ottenere un ottimo ragôut bianco per le condire le nostre pappardelle.

Scolatele, infine, al dente e saltatele nel suddetto ragôut, mantecando con un po’ di acqua di cottura e servitele subito in piatto caldo. Se vi piace potete aggiungere del formaggio e, come decorazione,  una cialda di pecorino al forno preparata in precedenza.

 

Pinot nero dell’Alto Adige

I tannini setosi e la buona acidità del Pinot Nero sono un’ottima opzione di abbinamento vino con agnello. Il Pinot nero è uno dei più famosi vitigni internazionali di origine Francese. Originario della Borgogna, oltre ad essere diffuso in tutto il mondo, è anche il padre genetico di molti vitigni come il Pinot grigio e il Pinot bianco. In Italia il Pinot nero trova più di una zona di elezione, a partire dall’Alto Adige, nell’area di Mazzon, altopiano nei pressi di Ora (Auer), ma anche nell’Oltrepò Pavese, in Friuli e in alcune aree della Toscana. Maestosa con il suo paesaggio alpino, la regione del Trentino Alto Adige ha vini molto eleganti. Questo Pinot Nero eprime aromi di ciliegia rossa, nocciolo di prugna e liquirizia,

 

 

Lo chef Giovanni Trigoria

 

Lo chef Giovanni Trigona è delegato per la Provincia della British Columbia dell’ICC Canada, l’Italian Culinary Consortium, da poco in questo paese. In realtà, il suo impegno va ben oltre quello provinciale, anzi è uno dei più attivi promotori della neonata Associazione a tutti i livelli. Il nostro Chef così si racconta: ‘’Qualcuno già mi conosce, sono lo Chef Giovanni Trigona, nato a Palermo, cresciuto a Taranto, per 16 anni a Toronto e da 12 a Vancouver BC. Sono un multitask manager dell’Ospitalità e, attualmente, dopo la pandemia, anche per la mia età, ho lasciato spazio ai colleghi più giovani.  Ogni giorno, si può dire, mi occupo dell’ICC Canada, di Food e Restaurant Consulting, oltre che di presentazioni di prodotti italiani di nicchia, importazioni di tartufo dall’Italia e, infine, coordino cene eleganti per poche persone. “Quando entro come Manager  in un ristorante o in un Hotel, generalmente sempre in giacca da Chef, convoco tutti i dipendenti della sala e della cucina e dico loro, testualmente, che ‘io ho portato tutte le vostre scarpe e le vostre uniformi’, infatti so esattamente cosa pensano e cosa farebbero per ovviare a qualsiasi problema e li informo che io sono lì appunto per questo, per cui è sempre meglio..curare e prevenire che, come dire, minare drasticamente il rapporto. Ho iniziato nel 1981, come Banquet Porter, in Hotel a Toronto, fino a diventare Restaurant Manager, F&B, (con diploma presi a Toronto e Milano), Sommelier sia italiano  (ex AIS)  che canadese (Sommelier Guild of Canada). Poi, in Italia, ho intrapreso la carriera di cuoco ed ho cucinato per il Piccolo Relaix & Chateaux (10 stanze super lusso) che è la più grande organizzazione alberghiera in Europa, assolutamente non distante da Taranto ma così grande che, volendo, si può vedere dallo spazio, 8 km di spiaggia e 6 Hotels con 169 Bungalows 5 Stelle. In Italia ho anche insegnato presso due Istituti Alberghieri a Taranto e provincia. Poi ho deciso di ritornare in Canada a Vancouver BC, dove ho prestato la mia opera come Chef Italiano per il Fairmont Pacific Rim, poi presso il Giovane Wine Bar e il Giardino, sia come general manager per la Glowbal Group che come Chef Maître D’ tra sala e cucina. Ho anche avuto un passato associativo come Presidente nell’ambito culinario, grazie al mio executive chef Vito Semeraro e a mia moglie Laura Albanese. Devo riconoscere che, se sono arrivato a questo livello professionale, è soprattutto grazie a tanta gente che mi ha apprezzato nel corso degli anni”. Come accennato sopra, il nostro Chef Giovanni oggi opera prevalentemente come Private Chef per la sua propria azienda, la Grano Culinary Services Inc. in Vancouver, B.C. http://granoculinaryservicesinc.ca/ e https://italianculinaryconsortium.ca/

 

La rubrica è a cura di Alex Ziccarelli, chef e presidente dell’Italian Culinary Consortium – ICC Canada.

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