(Adnkronos) – La veglia funebre per Benedetto XVI è stata l’ultima con il corpo del Papa fuori dalla bara e il catafalco con i cuscini. I Papi “siano vegliati e sepolti come qualsiasi altro figlio della Chiesa. Con dignità, come qualsiasi cristiano”. Così Papa Francesco nel libro intervista del giornalista Javier Martínez-Brocal intitolato ‘El Sucesor’. Bergoglio ha spiegato di aver già disposto una revisione delle esequie papali.
Nel libro-intervista, Bergoglio afferma che padre Georg – segretario di Ratzinger – ha mostrato “mancanza di nobiltà e umanità”. Monsignor Ganswein pubblicò il suo libro, con la sua versione dei fatti, nel giorno dei funerali di Benedetto XVI. “Mi ha provocato un grande dolore: che il giorno del funerale venga pubblicato un libro che mi ha messo sottosopra, raccontando cose che non sono vere, è molto triste”. Bergoglio spiega che il funerale di Benedetto XVI – che a detta di alcuni fu sottotono – fu gestito in pieno da monsignor Gaenswein.
Bergoglio, nel libro uscito in versione spagnola, spiega che sulle questioni più spinose, il Papa emerito lo ha sempre sostenuto e difeso: “Ho avuto un colloquio molto bello con lui quando alcuni cardinali sono andati a incontrarlo sorpresi dalle mie parole sul matrimonio, e lui è stato chiarissimo con loro. Un giorno si sono presentati a casa sua per farmi praticamente un processo e mi hanno accusato davanti a lui di promuovere il matrimonio omosessuale. Benedetto non si è agitato perché sapeva perfettamente quello che io penso. Li ha ascoltati tutti, uno ad uno, li ha calmati e ha spiegato loro tutto. È stata una volta che ho detto che, siccome il matrimonio è un sacramento, non può essere amministrato a coppie omosessuali, ma in qualche modo bisognava dare qualche garanzia o protezione civile alla situazione di queste persone. Dissi che in Francia esiste la formula delle ‘unioni civili’, che a prima vista può essere una buona opzione, perché non si limita al matrimonio”.
“Per esempio – pensavo – si possono accogliere tre anziane pensionate che hanno bisogno di condividere servizi sanitari, eredità, abitazione, eccetera. Intendevo dire che mi sembrava una soluzione interessante. Alcuni sono andati a dire a Benedetto che io stavo dicendo eresie. Lui li ha ascoltati e con molta elevatezza li ha aiutati a distinguere le cose… Ha detto loro: ‘Questa non è un’eresia’. Come mi ha difeso!… Sempre mi ha difeso”.
Bergoglio racconta che Ratzinger gli ha sempre dato piena libertà: “Non è mai stato coinvolto. C’è stata una volta in cui aveva qualcosa che non capiva, me lo ha chiesto. Mi ha detto: “Guarda, questo non lo capisco, ma è nelle tue mani”.
E gliel’ho spiegato ed era felice” Di Ratzinger, Bergoglio sottolinea particolarmente la sua “dolcezza”. E ricorda che ha sempre pregato per lui: “Quando andavo sempre a trovarlo per Natale, Pasqua o qualche altra occasione, i suoi occhi brillavano e pregava per me. L’ultima volta che sono andato, Gänswein non c’era, era lui a leggerle le labbra. Non aveva più la forza di parlare. E non ho capito niente di quello che ha detto. Ma con quel gesto fu così ricettivo, così gentile che bastò”.