(Adnkronos) – “Abbiamo voluto credere che un atleta normodotato potesse giocare insieme a uno con disabilità, con regole condivise, superando la distinzione tra olimpico e paralimpico, l’esperimento ha funzionato e noi lo consideriamo una rivoluzione, perché ci permette di vivere lo sport al di là delle rigidità della regolamentazione”.
Così Luca Alessandrini, presidente dell’Asd Sportinsieme Roma, ha spiegato Padel Mixto, evento che ha visto sfidarsi coppie composte da un giocatore in piedi (normodotato) e uno seduto in carrozzina (con disabilità) promosso dall’Asd Sportinsieme Roma e da Msp Italia (settore padel) e sostenuto dalla Fondazione Entain. Le gare si sono svolte il 9 luglio al Padelmania di Pescara, nell’ambito delle finali di Coppa dei club Msp di padel.
“Penso che la forza del padel sia il fatto di essere immediato, divertente e soprattutto aggregante, dove molte persone giocano insieme senza conoscersi — ha raccontato Luca Facchetti, ex calciatore e oggi istruttore di padel — con Padel Mixto poi molte persone con disabilità hanno la possibilità di giocare, visto che in Italia mancano ancora associazioni e strutture che lo permettano”.