Poker dei partenopei in casa della Samp trascinati dal solito Higuain. E il solito Dybala dà i 3 punti alla Juve nel posticipo contro la Roma. Inter rimontata a San Siro dal Carpi, che pareggia al 92′: nerazzurri agganciati al terzo posto dalla Fiorentina. Sassuolo battuto in casa dal Bologna, la Lazio va sotto col Chievo poi sorpassa e dilaga. Respira il Palermo (poker all’Udinese), pari tra Verona e Genoa
Roma, (mediapolitika.com) – È durata poco l’illusione di avere un campionato con 4 o 5 squadre dello stesso livello pronte a contendersi lo scudetto tutte insieme appassionatamente. La sfida dello Stadium tra Juventus e Roma ha sentenziato che la Serie A ha soltanto due padroni. Una è quella che ha battuto 1 a 0 con un’altra gemma di Paulo Dybala una Roma troppo attenta a non prenderle, incapace, quindi, di rendersi pericolosa, una volta preso veramente il gol. La Juventus, quindi, è tornata definitivamente a contendere lo scudetto, ha recuperato punti su punti a tutte, 11 vittorie di fila in campionato sembrano una marcia inarrestabile che ha mandato i campioni d’Italia a -2 dalla testa. L’altra è il Napoli che, nella sfida in cui lascia qualcosa in difesa (Correa e Eder gli autori dei due gol blucerchiati), trova comunque 4 gol, e lo fa con l’ausilio di Higuain non nel solito formato. L’argentino apre sì le marcature ma sbaglia comunque due gol, il secondo dei quali a porta vuota, che lo rendono agli occhi dei comuni mortali un po’ più umano (21 gol in 21 partite è comunque fantascienza). E quindi ecco che per rifilare altri 3 gol a domicilio della Samp sono intervenuti gli altri fenomeni che il Napoli possiede: Insigne dal dischetto, Hamisk con una serpentina e Mertens. Il Napoli fa tremendamente sul serio: segnale più forte non poteva arrivare. Non è difficile credere che a fine febbraio Napoli e Juventus avranno fatto il vuoto sulle altre.
Sì, un vuoto che potrà diventare realtà perché in casa Inter sono venuti fuori tutti i limiti di una rosa che segna troppo poco. Mancini si dice soddisfatto delle vittorie per 1 a 0, ma il tecnico ex City è troppo esperto per crederci veramente. Le partite nel calcio vanno chiuse, non è sempre possibile, sopratutto con l’aumentare della partite, di riuscire a tenere il risultato soltanto con la solidità difensiva. Ieri l’Inter ha difesa l’1 a 0 in casa contro un Carpi gagliardo che nonostante l’inferiorità numerica ha trovato il pareggio con Lasagna allo scadere (di Palacio il gol dell’Inter).
Si riprende anche la viola che quindi conferma la volontà di fare corsa Champions, battendo 2 a 0 in casa il Torino grazie ai soliti Ilicic e Rodriguez. Detto della Roma che resta ferma a 35 punti (con tantissimi problemi da risolvere per Spalletti), dietro ci sono il Milan (2 a 2 contro il bellissimo Empoli di Giampaolo nell’anticipo di sabato) e appunto i toscani. Si ferma il Sassuolo, caduto per la prima volta al Mapei sotto i colpi del più sorprendente Bologna di Donadoni e Giaccherini (di Floccari il raddoppio). Segnali di presa, invece, dalla Lazio che finalmente torna a vincere in casa: 4-1 contro il Chievo. I clivensi erano anche passati in vantaggio in apertura con Cesar, poi espulso nel primo minuto del secondo tempo. L’assedio biancoceleste è stato premiato con il rigore di Candreva e le marcature di Cataldi, ancora di Candreva e la chiusura di Keita.
In fondo sorride anche il nuovo Palermo di Schelotto che dilaga sull’Udinese per 4 a 1 grazie ai gol di Quaison, Hiljemark, Lazaar e Trajkwoski, inutile il gol della bandiera di Thereau. 1 a 1, invece, tra Verona e Genoa: autogol di Coppola sulla punizione di Suso e pareggio di Pazzini. Reti bianche nell’anticipo della 18 del sabato tra Frosinone e Atalanta.