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Montréal dichiara lo stato d’emergenza sanitaria

Più di 4.600 casi in Canada, 2021 solo in Québec, dove si registrano 18 decessi

di Giulia Verticchio

MONTREAL – Con 971 casi di contagio, il Comune di Montréal dichiara lo stato d’emergenza sanitaria. Il direttore nazionale della sanità pubblica, Horacio Arruda, ha spiegato che questa dichiarazione di status permetterà a Montréal di adottare rapidamente misure più importanti per ridurre il rischio di contagio. Tra queste, l’allestimento di centri di accoglienza temporanei per i senza tetto. Queste misure non includono, però, la limitazione di libertà nell’andare e venire da Montréal, che viene lasciata a discrezione dei cittadini. Il Primo Ministro François Legault ha comunque invitato la popolazione ad evitare gli spostamenti non necessari ed a non recarsi a Montréal o in Estrie e in Montérégie (e viceversa), che sono, dopo quella metropolitana, le due regioni della provincia più colpite.

Il Québec conta 2021 casi confermati (392 in più in 1 giorno), 141 ricoveri in ospedale, di cui 50 in terapia intensiva, e 10 morti in più nelle ultime 24 ore, portando a 18 il totale delle vittime. Oltre 7.200 persone sono in attesa di risultati dai test di depistaggio. Il Premier François Legault ha promesso una compensazione dal governo provinciale ai quebecchesi che non sono ammissibili al Canada Emergency Response Benefit (o Prestation canadienne d’urgence) federale, con misure e cifre da definire e comunicare appena saranno studiate.

Il Canada supera i 4.600 casi. Il Québec è la provincia che conta il maggior numero di contagi confermati, seguito da Ontario e British Columbia. La Banca centrale canadese ha abbassato il tasso d’interesse del dollaro a 0,25%, che si ritrova così ancora più svalutato rispetto al dollaro statunitense, l’euro e la sterlina. Il governo federale ha aumentato la sua sovvenzione salariale alle piccole e medie imprese dal 10% al 75%, rendendola retroattiva al 15 marzo, e offre alle imprese più colpite dalla crisi un prestito agevolato di 40 000 $, esentato da interessi per un anno. Le imprese che rispondono a certi criteri usufruiranno di 10.000 dollari non rimborsabili. Il Primo Ministro Justin Trudeau ha inoltre annunciato la proroga fino a giugno dei saldi dovuti in virtù della TPS e della TVQ (rispettivamente la tassa federale e provinciale), così  come delle spese doganali sulle importazioni.

Nel mondo, 590 mila contagi e 26.900 decessi. Stati Uniti – con oltre 100.000 casi, 14.600 in più confermati in 1 giorno – e Italia – con 86.400 casi, 5.900 in più in 1 giorno – sono ormai in testa per numero di contagi, superando la Cina, che conta 81.300 casi, 55 in più in 1 giorno. Il triste primato delle vittime resta ancora italiano, con un bilancio che supera i 9000 morti. Dopo USA, Italia e Cina, seguono Spagna (con un gravissimo bilancio di quasi 5.000 decessi), Germania, Francia, Iran, Regno Unito e Svizzera. Questi due ultimi paesi hanno avuto fino a poco tempo fa una politica sanitaria e sociale di negazione e, avendo iniziato solo recentemente ad adottare misure di quarantena della popolazione, con la chiusura di attività e scuole, a fare test di depistaggio ed a contare casi e ricoveri, stanno ovviamente presentando un repentino boom numerico. Anche il Premier britannico Boris Johnson ed il Ministro della Sanità Matt Hancock sono risultati positivi al coronavirus e, con sintomi lievi, lavorano entrambi in auto-isolamento.

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