(Adnkronos) – “Sei fortunato che non eri davanti a me altrimenti…”. La collanina di Jules Koundé, durante Francia-Polonia, ha fatto arrabbiare l’allenatore della nazionale francese, Didier Deschamps che sul tema è tornato durante la conferenza stampa al termine della gara.  

Rispondendo a un giornalista che gli chiedeva se la collanina di Koundé era stata fatta togliere al giocatore perché aveva un simbolo arcobaleno, Deschamps ha spiegato che non era questo il motivo: “no, non era per questo. Non è permesso. Dopodiché non so che cosa aveva sulla collanina. So che Jules Koundé è un po’ superstizioso, ce l’ha in allenamento ma non ho guardato il significato della collanina. Gli ho detto che era stato fortunato a non avermi davanti altrimenti…”, ha sottolineato il ct francese facendo il gesto di una gomitata. “L’arbitro ci aveva avvertito che al primo time out doveva toglierla perché i giocatori non hanno il permesso di portare braccialetti o collanine. Non è autorizzato. Mica si possono mettere a giocare con orologi o con occhiali da sole, collanine o anelli non sono autorizzati. Pensavo che Koundé l’avrebbe tolta ma evidentemente non è successo”, ha spiegato un Deschamps infastidito. 

Sulla collanina comunque resta il giallo. C’è chi parla di un arcobaleno e chi invece parla della bandiera del Benin che è verde, gialla e rossa.