Montréal – Chissà come sarebbe andata se l’Impact non avesse subìto i due gol in rimonta del Toronto allo stadio Olimpico, nella partita d’andata, quando, galvanizzata da 65 mila spettatori festanti e colorati, la squadra di Biello aveva annichilito i cugini dell’Ontario. Peccato! Perché sono stati proprio quelle due reti subite a Montréal che, alla fine dei 180 minuti, hanno fatto la differenza. Ma, si sa, con i “se” e con i “ma” non si va da nessuna parte. Nella vita, così come nel calcio. La cronaca non lascia spazio a interpretazioni: nella partita di ritorno, giocata il 30 novembre al BMO Field, Toronto ha battuto 5-2 Montréal. Un risultato senza appello. Il Toronto FC di Giovinco si è aggiudicato la Eastern Conference di MLS 2016 e, l’11 dicembre, ospiterà tra le mura amiche la finalissima di MLS Cup contro i Seattle Sounders (che hanno piegato 1-0 a Denver i Colorado Rapids, dopo aver vinto 2-1 in casa all’andata). Nel derby canadese, gli uomini di Vanney hanno vinto 5-2 con il ‘soccorso’ dei tempi supplementari, dopo aver pareggiato il 3-2 dell’andata nei novanta minuti regolamentari. È la prima volta che Toronto FC conquista la Conference e quella del BMO Field contro i Sounders sarà la prima volta di una squadra canadese in campo per giocarsi la MLS Cup. La partita. Montrealesi in vantaggio al 24’ con Oduro, dopo una bella serpentina di Mancosu, tra i più decisivi dei Playoff. Gara ribaltata prima dell’intervallo dalle reti di Cooper e Altidore, sugli sviluppi di due corner. A inizio ripresa Piatti trova il 2-2 con un tocco beffardo in area: Biello esulta, pubblico ammutolito, la qualificazione è vicina. Poi il patatrac: dieci minuti più tardi, ancora da calcio d’angolo, arriva l’incornata vincente di Hagglund per il 3-2 che manda tutti ai supplementari. Nell’overtime Giovinco alza bandiera bianca per un piccolo fastidio che non dovrebbe pregiudicargli la finalissima, ma proprio Cheyrou, subentrato al suo posto, trova il 4-2 che rompe l’equilibrio. L’Impact cede: le gambe e la testa non reggono più. Ne approfitta Ricketts, che due minuti dopo trova il quinto gol per una qualficazione storica. Biello, Donadel e Mancosu. “Siamo stati vicini alla finale – ha detto l’allenatore Biello – ma quello che abbiamo fatto non è stato sufficiente, soprattutto nei calci piazzati: dobbiamo crescere e tornare l’anno prossimo ancora più forti”. “C’è molto rammarico – ha sottolineato Donadel – perché abbiamo fatto una bella cavalcata, venendo fuori nel momento decisivo della stagione: anche qui abbiamo giocato alla pari, forse avremmo potuto gestire meglio i supplementari”. “Dispiace sia andata così, perché ce l’abbiamo messa tutta – ha concluso Mancosu -: forse ci è mancato un pizzico di fortuna, mentalità vincente e gambe per arrivare dove nessuno immaginava all’inizio. Fa parte del gioco e ci riproveremo sicuramente l’anno prossimo”.
Tribuna “anti-stampa” – Bocciata la tribuna stampa torontina, costruita male (il muro laterale a sinistra ostruisce la visuale dei colleghi appostati nelle ultime file) e arredata peggio (una fastidiosa vetrata intersecata da improbabili grate hanno messo a dura prova la cervicale dei giornalisti). Queste anomalie, sommate alle linee d’area di rigore tracciate male a Montréal, dimostrano come la MLS debba ancora crescere. E tanto. Sud America ed Europa sono ancora lontani anni luce. Come gioco e come organizzazione. Arriva Dzemaili – Arrivederci alla stagione 2017. Magari con uno Dzemaili in più: il centrocampista svizzero del Bologna, ex Napoli e Genoa, ha annunciato il passaggio all’Impact, che avverrà nel 2017: trasferimento “in famiglia”, più probabile a giugno che a gennaio, visto che anche la squadra felsinea è di proprietà di Joey Saputo. (V.G.)