(Adnkronos) – “Nessuno Stato può accettare che la criminalità organizzata determini le politiche migratorie nazionali né che vengano praticate ignobili forme di schiavitù moderna”. Lo ha detto il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, nel suo intervento, all’aula bunker del carcere Ucciardone di Palermo alla conferenza ministeriale internazionale organizzata dal Governo italiano in collaborazione con l’Ufficio delle Nazioni Unite per il controllo della droga e la prevenzione del crimine (Unodc), in occasione del ventennale della Convenzione di Palermo.
“Riteniamo fondamentale il potenziamento della collaborazione con le Agenzie Onusiane per ampliare i programmi di rimpatrio volontario assistito dai Paesi di transito verso i Paesi di origine”, ha aggiunto.
Il ministro ha spiegato che “proprio ieri in occasione del Consiglio Affari Interni a Bruxelles ho sottoposto ai colleghi europei una serie di iniziative per affrontare questa sfida epocale, riconducibili a due pilastri essenziali”. “Da un lato – ha aggiunto – la necessità di potenziare la collaborazione con i Paesi di origine e transito dei flussi, per rafforzare la cooperazione di natura investigativa e rendere più efficace la risposta repressiva contro i trafficanti. Dall’altro lato, la necessità di agire concretamente sulle cause della migrazione e offrire ai migranti delle alternative legali ai loro progetti migratori”.