(Adnkronos) –
“Non permetterò che l’Italia diventi il campo profughi d’Europa”. Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, a margine della cerimonia a Columbus Circus, a New York. “L’Italia non può risolvere il problema da sola – ha aggiunto ancora riferendosi al tema migranti -: quel che occorre fare è fermare i trafficanti”.
“Per me è importante che vada avanti il memorandum con la Tunisia, al di là dei soliti tentativi della sinistra europea di minare un lavoro molto delicato, lungo e faticoso e di non avere spesso il coraggio di farlo a viso aperto, continua a essere la soluzione più sensata. dopodiché la commissione ha detto che, secondo loro, il memorandum è un modello da utilizzare anche con altre nazioni e io sono d’accordo”, ha affermato in riferimento all’accordo con Tunisi. “Bisogna mandare avanti il memorandum, implementarlo e fare arrivare le risorse, dopodiché penso che lo schema vada utilizzato per tutti i paesi del Nordafrica”.
Il tema migrazioni “intendo portarlo con forza, sarà parte significativa del mio intervento alle Nazioni Unite. Io penso che una organizzazione come l’Onu, che è stata fondamentale nello sconfiggere la schiavitù, non possa consentire il ritorno di quella barbarie sotto alte forme e intendo dirlo con chiarezza”, ha affermato Meloni.
“Penso si possa implementare il ruolo di tutti gli organismi internazionali per affrontare un problema che non è solo dell’Italia e che l’Italia non può risolvere da sola. Punto primo: se qualcuno pensa, anche in Europa, che il problema possa risolversi in Italia si sta sbagliando. Io non consentirò che l’Italia diventi il campo profughi d’Europa. Punto secondo, anche se ci fossero al governo persone con una visione immigrazionista, come quello di prima, il problema non lo risolvi in Italia. Il problema si risolve dichiarando guerra ai trafficanti e intervenendo in Africa, con un approccio di aiuto e non predatorio”.
La premier ha avuto un colloquio bilaterale con il presidente turco Recep Tayyp Erdogan, a margine dei lavori dell’Assemblea generale dell’Onu. L’incontro si è svolto presso la Rappresentanza turca alle Nazioni Unite. “Con Erdogan ho parlato anche di migranti, del ruolo che i Paesi mediterranei giocano. Nel caso della Turchia è un ruolo doppiamente importante perchè riguarda sia la tratta mediterranea che la rotta balcanica”, ha detto Meloni nel punto stampa a Columbus Circus.
“La Turchia ha dato dei segnali di attenzione con i visti, ma credo che si possa fare di più e credo anche che sul fronte mediterraneo, e in particolare sulla Libia, il lavoro che il governo ha fatto ha portato risultati, perché il grosso dei nostri flussi arriva dalla Tunisia. oggi rischiamo di avere una ulteriore escalation e il ruolo della Turchia può essere importante”, ha rimarcato ancora Meloni.
Con Erdogan, come ha reso noto Palazzo Chigi, la premier ha avuto “un lungo e cordiale incontro con il Presidente della Repubblica di Turchia, Recep Tayyip Erdoğan. Il colloquio è spaziato su temi di comune interesse, a partire dalla guerra in Ucraina. Il Presidente Erdogan ha riferito anche del recente incontro con Putin e sulla Black Sea Grain Initiative”. Nel bilaterale “si è poi parlato anche dell’impegno a rafforzare la collaborazione con le Nazioni africane sul tema della sicurezza alimentare. I leader hanno anche convenuto sull’importanza di affrontare con determinazione il tema delle migrazioni nel mediterraneo, combattendo i trafficanti di esseri umani. Si è poi concordato di rafforzare i rapporti anche in campo economico commerciale”.