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Da sinistra: Luciano Bentenuto (Responsabile Sicurezza VIA RAIL), Tania Meloni (Halifax), Maria Marano (Vancouver), il Presidente del Congresso nazionale Roberto Colavecchio, la prima vicepresidente Silvana Tibollo, Mae Drolet Giroux, la seconda vicepresidente Trina Costantini-Powell e l’ex presidente nazionale, Nino Colavecchio. Non sono presenti nella foto ma fanno parte del comitato organizzatore: Paul Cavaliere (Edmonton) Tony Pesce (Winnipeg), Maria Cina (Toronto), Francesca Sacerdotti (segretaria esecutivo) e James Di Sano (rappresentante giovanile nazionale).
Mezzo secolo di Congresso Nazionale festeggiando i papà

La tappa montrealese del “Viaggio italiano attraverso il Canada” da Vancouver ad Halifax

 

MONTRÉAL – Il 16 giugno scorso, in occasione della sosta montrealese del treno del “Viaggio italiano attraverso il Canada”, partito il 10 giugno da Vancouver e giunto il 17 al molo “Pier 21” di Halifax (punto di sbarco per moltissimi italiani, soprattutto negli anni ‘50),  circa 275 persone hanno preso parte al “Pranzo domenicale tradizionale” organizzato dal Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi (CNIC), nell’ambito dei festeggiamenti per il 50esimo anniversario dell’organismo. Una celebrazione che è coincisa con la Festa del papà, ricorrenza annuale che in Canada cade la terza domenica di giugno. Hanno preso parte all’evento diverse autorità e personalità: come il deputato federale Angelo Iacono; i consiglieri comunali Angela Gentile e Giovanni Rapanà; Mariano Carolis e Michelina Lavoratore della Cassa Popolare Canadese-Italiana; Luciano Bentenuto, direttore della Sicurezza e dell’Intelligence di “Via Rail Canada”; Giovanna Giordano, direttrice della Casa d’Italia; Francesca Sacerdoti, direttrice generale del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi, regione Québec, insieme al suo precedessore, l’avv. Antonio Sciascia; il Sen. Basilio Giordano, editore de ‘Il Cittadino Canadese’; l’avv. Maria Battaglia, presidente del CRAIC e della Fondazione Comunitaria Italo-Canadese; e diversi presidenti di Associazioni comunitarie: come, tra gli altri, la campana Enrica Uva, il lucano Donato Caivano, Joe Fratino e Maria D’Alessio.  All’ingresso, in bella mostra, i documenti di una emigrante, la mamma di Enrica Uva, a cui sono stati tagliati i capelli dagli ufficiali della dogana per evitare epidemie di pidocchi. Introdotto dal fratello Nino Colavecchio – che insieme a Mae Drolet-Giroux ha costruito la piattaforma italcanheritage.ca – a prendere la parola è stato Roberto Colavecchio, presidente del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi: “Sono profondamente onorato di rivolgermi a voi in questa memorabile occasione, per il 50º anniversario del Congresso. Questa pietra miliare non è soltanto il segno del tempo passato, ma la testimonianza di un’eredità duratura e dello straordinario contributo della nostra Comunità alla società canadese. I nostri genitori, i nostri nonni, molti dei quali hanno messo piede per la prima volta sul suolo canadese al ‘Molo 21’, hanno intrapreso un viaggio in treno che ha attraversato questo Paese vasto e magnifico. Hanno portato con sé speranze, sogni e uno spirito inflessibile, che oggi commemoriamo. Per rendere omaggio a questa incredibile eredità, abbiamo intrapreso un simbolico viaggio in treno partendo da Vancouver, attraversando il Canada con soste significative a Edmonton, Winnipeg, Toronto, Montreal e infine Halifax. Questo viaggio non è semplicemente geografico, ma è un viaggio di riscoperta: la riscoperta dei notevoli risultati raggiunti. 

 

Il Presidente Roberto Colavecchio ed Enrica Uva con tutta la documentazione e la ciocca di capelli tagliata alla madre di Enrica quando è sbarcata ad Halifax

 

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Marco Calliari

Oggi è una giornata di gioia, ma è anche un giorno per ricordare un capitolo oscuro della nostra storia. Mentre siamo seduti qui oggi, in questa occasione di festa, a celebrare la Festa del papà, è difficile immaginare che ci sia stato un tempo in cui i nostri padri, nonni e bisnonni non erano i benvenuti in questo Paese e sono stati trattati come nemici. Il 10 giugno abbiamo commemorato solennemente lo sfortunato e vergognoso internamento degli italiani canadesi nel 1940, durante la Seconda guerra mondiale.  Le famiglie sono state lacerate, i sogni infranti e le vite cambiate per sempre. Questa macchia sulla nostra storia non deve mai essere dimenticata. Deve servirci per ricordare la resilienza della nostra comunità e l’importanza di onorare quelli che hanno sofferto. Dalla sua fondazione nel 1974, il Congresso Nazionale è stato in prima linea nell’impegno costante per ottenere dal governo canadese un risarcimento per questa ingiustizia.  Il Congresso non si fermerà nel perseguire una giusta risoluzione. La nostra missione rimane chiara: continuare a difendere tutti gli italiani canadesi e incoraggiare la nostra Comunità, insieme a tutti coloro che abbracciano la cultura italiana, a custodire il nostro passato, a celebrare i nostri successi e a ispirare le generazioni future.  Onoriamo il coraggio e i risultati di coloro che hanno aperto la strada prima di noi, e guardiamo avanti verso un futuro pieno di promesse e opportunità. Lunga vita al Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi”. A prendersi la scena è stato poi Marco Calliari, con il suo repertorio musicale coinvolgente e travolgente. (V.G).

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