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Mauro Nardi: “ La musica partenopea non tramonta mai”

“Un’estate al mare” è il suo più grande successo: lui è Antonio Borrelli, in arte Mauro Nardi, cantautore e compositore italiano appartenente al filone neomelodico napoletano. Nel corso della sua carriera, si è cimentato anche nell’interpretazione di brani appartenenti alla canzone classica napoletana e alla musica leggera italiana. Nardi, tra l’altro, è stato anche autore (Sì tu, Si nascesse ancora, Tammurriata, Pe’ telefono, Avrai avrai, Oltre la vita, Amò amò) ed interprete della sceneggiata napoletana in teatro (è stato protagonista di Terza elementare, sceneggiata scritta da Alberto Sciotti). Nato nel quartiere napoletano di Avvocata–Montecalvario, Nardi ha iniziato la sua carriera a 19 anni, come membro di un’orchestra Rai diretta dal maestro Gianni Desideri, alla trasmissione ‘Senza rete’, su Rai Uno, a Napoli. Il poliedrico artista partenopeo sarà a Montréal sabato 23 novembre, a Plaza Universel (cena alle 18:30 e concerto alle 21), in una serata di musica e divertimento organizzata da VMG Entertainment di Ralph Buttino. Lo abbiamo intercettato per telefono a Chicago, dove sabato scorso ha tenuto uno dei suoi concerti americani, dopo essersi esibito ad Atlantic City il 26 ottobre, ed il 27 nel Connecticut, insieme ad Albano e Romina. Per Nardi, la tappa di Montréal sarà un felice ritorno, dopo 13 anni: “Sono stato tra voi già nell’86 con Toto Cutugno, nel ’90 con i Pooh, nel 2006 con Gigi d’Alessio e tante altre volte da solo”. Un vero e proprio ambasciatore della cultura italiana e partenopea nel mondo. “Recentemente sono stato premiato alla Camera dei Deputati dal Patrimonio Italiano Tv, la tv degli italiani all’estero, che ha conferito i ‘Patrimonio Italiano Award’ anche ad altri personaggi, come Rocco Commisso e Tony Di Piazza. Un orgoglio, ma anche una grande responsabilità, perché siamo in pochi che portiamo la canzone napoletana in giro per il Nord America. Due mesi fa, ho registrato un canzoniere napoletano di 60 brani, un’antologia prodotta dalla casa discografica ‘Azzurra music’, che mi ha ritenuto il portavoce della canzone napoletana. In effetti, i veri esponenti del neomelodico siamo io, insieme a Nino d’Angelo, Mauro Caputo, Carmelo Zappulla e Gigi Finizio. Nei nostri brani, infatti, ci può pure essere qualche strofetta in italiano, ma il ritornello è rigorosamente in napoletano. La musica partenopea non tramonta mai, perché racconta storie di vita vissuta da tantissimi connazionali che sono partiti. È a loro che cerco di regalare tutte le emozioni che posso, anche se allo stesso tempo cerco di sdrammatizzare, con la battutina tipica dello showman. In America ci sono brani che hanno avuto un successo enorme, come ‘Un’estate al mare’ e ‘Io tengo a te e arriva lui’. La mia voce, comunque, si presta a tutti i generi: posso cantare pure ‘O Sole mio’. Pensa che il maestro De Simone, a Napoli, 20 anni fa, mi ha definito il ‘Menestrello napoletano’: la mia voce è quella tradizionale napoletana, passionale, che arriva direttamente al cuore. Per Montréal non ho ancora preparato la scaletta: andrò avanti improvvisando, perché alla fine, quello che veramente conta è che la gente sia soddisfatta e felice”. Ti aspettiamo a braccia aperte. (V.G.)

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