Un omaggio all’opera “Italy Revisited: Conversations with my Mother”
MONTRÉAL – Mercoledì15 febbraio, il Comitato degli Italiani all’Estero (Com.It.Es.) di Montréal ha riunito scrittori e scrittrici italiani/e del Québec per discutere di eventi letterari e iniziative culturali, e formare una commissione di lavoro specifica. L’evento è stato organizzato dalla Presidente del Com.It.Es. Margherita M. Morsella e si è tenuto al Centro Leonardo Da Vinci. L’Invitata speciale della serata è stata Mary Melfi, prolifica
poetessa, scrittrice e drammaturga Italo-Canadese, nata a Casacalenda (Campobasso), autrice di oltre 12 libri pubblicati in inglese, francese ed italiano. Il Cittadino Canadese l’ha incontrata. “Sono immigrata a Montréal con la mia famiglia all’età di 6 anni. Quando ero giovane volevo sentirmi assolutamente canadese e non italiana, ma poi crescendo mi sono affascinata alle mie origini. Il sistema di valori, il senso del dovere, della famiglia, l’etica del duro lavoro, ripensandoci da grande ho sentito un senso di appartenenza. Nel 1967 è stata pubblicata la mia prima poesia sul Cittadino Canadese, avevo 16 anni!”. Mary si è laureata in Letteratura inglese alla Concordia University e in Biblioteconomia (Library science) presso la McGill University. Ha pubblicato più di una dozzina di libri di poesia e prosa acclamati dalla critica. Il suo primo romanzo, “Infertility Rites”, è stato pubblicato da Guernica Editions nel 1991, poi tradotto in francese e in italiano. Nel ‘94 ha anche pubblicato un libro fantasy per bambini, “Ubu, the Witch Who Would be Rich”. Anche drammaturga, i lavori di Mary Melfi per il teatro sono stati messi in scena a Montréal, Toronto e Vancouver. Nota per il suo black humour e lo stile ironico, Mary è interessata al lato metafisico dell’esistenza umana, alle difficoltà di stabilire un’identità femminile coerente, la dislocazione culturale e al dovere degli intellettuali di non essere ideologicamente compatibili, ma dotati di capacità critica. Il racconto di Mary sulla vita contadina nell’Italia meridionale negli anni ‘30, intitolato “Italy Revisited: Conversations with my Mother” è stato pubblicato nel 2009 da Guernica Editions. Per completare il libro, Mary ha creato un sito web in cui ha raccolto migliaia di foto della vita contadina nell’Italia di fine secolo, un vero blog-archivio (http://www.italyrevisited.org/). L’opera è stata poi tradotta in francese da Claude Bèland (Là-bas, en Italie, Conversations avec ma mère) e in italiano da Laura Ferri (Ritorno in Italia, Conversazioni con mia madre) e adattata per la scena teatrale. “Mi sono sempre un po’ isolata dalla Comunità di scrittori perché mi distrae. Io scrivo, ma non amo parlarne. Se mi prendo troppo sul serio ho paura di inabilitare la mia creatività… ho bisogno di libertà, senza struttura professionale. È giusto però adesso aderire a questo genere di iniziative. In fondo ho sempre scritto per esprimere questo caos dell’identità, la confusione tra l’essere italiana o canadese. Ho un forte legame con l’Italia, ho anche collaborato con le Università di Bologna e Salerno. Mi fa piacere parlare di questo mio mémoir sui miei genitori paesani, contadini, che in Canada hanno guadagnato, comprato una casa… All’inizio litigavamo molto spesso, non volevano che andassi all’Università perché ero una ragazza, volevano solo che mi sposassi e avessi dei figli, ma poi si sono adattati alla cultura di qui, ad una maggiore flessibilità verso i ruoli nella società e nella famiglia”. Nell’autunno 2023 uscirà l’ultima opera di Mary, “Welcome to Hard Times”.