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MARGHERITA HACK 1922  - 2013 | Astrofisica

 

Nella televisione italiana, recentemente, hanno trasmesso un film sulla vita di questa donna straordinaria, “Margherita delle stelle”. Il padre, Roberto Hack, era di lontane origini svizzere; la madre, Maria Luisa Poggesi, era toscana. Si laureò in Fisica nel 1945 ed è nota non solo per i suoi studi sulle costellazioni e i buchi neri, ma anche per la sua attività politica, le sue teorie sull’esistenza di vita nello spazio, il suo impegno per la comunità gay e per le sue prodezze di atleta. Fu campionessa di salto in alto e in lungo nel 1940, 1941 e 1942. Dal 1948 al 1951 insegnò Fisica all’Università di Firenze, tenne dei corsi all’Università di Milano e nel 1964 ottenne la cattedra di Astronomia all’Università di Trieste.

 

È stata una donna dalle idee controverse sulle questioni morali, ma indubbiamente geniale nelle sue teorie e osservazioni astronomiche. Dotata di un’energia inesauribile, oltre ad insegnare in varie Università, riuscì a scrivere più di 60 trattati e libri scientifici che l’hanno resa famosa in tutto il mondo. Fu insignita di numerose onorificenze.

 

Il suo contributo principale è stato in Astrofisica con lo studio delle caratteristiche spettroscopiche delle stelle. Con una semplicità sconcertante, riuscì a rendere un argomento così ostico comprensibile al comune lettore. È stata la prima donna ad ottenere una cattedra all’Università di Trieste e a dirigerne l’osservatorio astronomico. Riconosciuta e apprezzata in tutto il mondo, è stata una delle donne più brillanti della comunità scientifica, tanto da diventare membro dell’Accademia dei Lincei, dell’Unione Internazionale Astronomi e della Royal Astronomical Society. La sua curiosità e perseveranza la portarono a studiare le stelle di tipo Delta Cephei, corpi celesti con luminosità variabile che permette di calcolare la loro distanza dalla terra. Si interessò anche alle emissioni ultraviolette “che permettono di vedere l’invisibile”, i quasar, i nuclei di galassie molto lontane e le radiazioni del Big Bang.

 

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Con il marito visse qualche anno a Parigi per collaborare con l’Institut d’Astrophysique, poi in Olanda all’Osservatore di Utrecht e infine, a Berkeley, in California.

 

Dai suoi scritti e dal suo impegno sociale si può capire la sua personalità: donna semplice, intelligente e impegnata socialmente, e soprattutto senza pretese di notorietà. Scriveva: “L’astronomia ci ha insegnato che non siamo il centro dell’Universo, come si è pensato a lungo e come qualcuno ci vuol far pensare anche oggi. Siamo solo un minuscolo pianeta attorno ad una stella molto comune. Noi stessi, esseri intelligenti, siamo il risultato dell’evoluzione stellare, siamo fatti della materia degli astri.” Queste affermazioni la collocano al di là di ogni religione, era infatti dichiaratamente atea, inspiegabile per una donna che studiava il complesso equilibrio esistente nell’Universo. Per il suo matrimonio fu costretta dal marito, la cui famiglia era fedelissima al cattolicesimo, a sposarsi in chiesa. Invece della solita veste da sposa, indossò un cappotto rivoltato. Soleva dire che quella fu la prima e l’ultima volta che era entrata in una chiesa.

 

Non si risparmiò nell’attività politica lottando per il diritto all’aborto, all’eutanasia, e supportò le rivendicazioni delle persone gay.

 

Tra le posizioni più controverse fu lo schieramento contro la costruzione delle centrali nucleari, anche questa una posizione piuttosto strana per una scienziata che conosceva l’esistenza di tali centrali ad un passo dall’Italia e che svela una visione troppo naturalistica e ambientalistica. Oggi sarebbe stata contestata dalle decisioni del Governo Italiano che sta pianificando piccole centrali nucleari per sopperire al bisogno di energia non inquinante.

 

A proposito della morte diceva: “Non ho paura di morire, quando ci sarà la morte, io non sarò là”. Emma Bonino, allora leader del partito Radicale, che lottò assieme a lei per legalizzare l’aborto, scrisse alla sua morte: “Con lei scompare non solo una grande scienziata, ma anche uno spirito libero, una intellettuale profondamente onesta”.   

 

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