La narrativa italiana protagonista a Montréal
Grazie al supporto dell’Istituto Italiano di Cultura di Montréal, lo scrittore italiano Davide Longo parteciperà al prestigioso Festival Metropolis Bleu. L’incontro con il pubblico, Uno sguardo che indaga il mondo, si terrà il 25 aprile alle 19:30 presso la Salle Godin dell’Hotel 10 (10, rue Sherbrooke Ouest). L’abbiamo intervistato
MONTRÉAL – Il Festival Metropolis Bleu è uno degli eventi letterari più importanti del Nord America, rinomato per la sua capacità di attrarre scrittori e autori da tutto il mondo. Ogni anno, offre una piattaforma per scambi culturali e riflessioni letterarie, dando vita a un ampio programma che include incontri pubblici, tavole rotonde, letture, dibattiti e masterclass. L’obiettivo è promuovere la creatività, il dialogo interculturale e la comprensione attraverso la parola scritta. Quest’anno, la manifestazione giunge alla sua 27ª edizione, che inizierà con attività online il 14 aprile e proseguirà dal 25 al 27 aprile con eventi dal vivo, presso l’Hotel 10 di Montréal (10, rue Sherbrooke Ouest).
Il tema di quest’anno è L’albero, il tempo, la pagina, un invito a esplorare concetti universali come la pazienza, la trasformazione e il fragile equilibrio tra natura, cultura e umanità. L’albero, simbolo di resistenza e memoria, rappresenta la riflessione sul fluire del tempo che modella tanto la natura quanto le nostre vite. In un mondo che corre veloce, la kermesse invita a chiedersi se il tempo stesso possa essere un dono che possiamo ancora concederci.

All’interno degli eventi dedicati alla letteratura italiana contemporanea, il noto scrittore Davide Longo, grazie alla collaborazione dell’Istituto Italiano di Cultura di Montréal, sarà protagonista di un incontro, Uno sguardo che indaga il mondo, che si terrà il 25 aprile alle 19:30, presso la Salle Godin dell’Hotel 10. L’incontro è aperto al pubblico con un biglietto di ingresso di 8$, e rappresenta un’opportunità per conoscere meglio il lavoro di Longo, uno degli autori più interessanti della narrativa poliziesca del Belpaese.
In un’intervista rilasciata a Il Cittadino Canadese, Davide Longo ha anticipato le ragioni del suo intervento a Montréal. “È la prima volta che vengo a Montréal e in Canada – ha affermato – e sono curioso di scoprire questa nuova realtà. Sono cresciuto con l’idea che questo paese sia simile agli Stati Uniti, ma senza difetti”. Il suo incontro al Festival Metropolis Bleu, ha sottolineato, non sarà solo un’occasione per parlare dei suoi libri, ma anche per riflettere insieme al pubblico sul significato e sul senso della narrazione: “Discuteremo della mia serie poliziesca con i personaggi Bramard e Arcadipane, ma voglio anche ragionare su cosa significa raccontare storie e su come, in contesti diversi, possa esserci un territorio comune da cui nasce il bisogno di raccontare”.
Lo scrittore ha proseguito, riflettendo su come la narrazione possa unire esperienze lontane: “Mi interessa capire qual è il fuoco iniziale da cui è nato il bisogno di raccontare, che secondo me accomuna tutti gli esseri umani in qualunque parte del mondo, come poi questa fiamma cambia colore e direzione a seconda dei luoghi in cui si sviluppa, e come viene alimentata dai differenti tipi di legno che crescono in posti tanto diversi e lontani fra loro”. La scrittura e la lettura sono per lo scrittore strumenti di dialogo e connessione, capaci di abbattere barriere e costruire ponti tra culture diverse.

Nel corso dell’intervista, abbiamo parlato anche dei suoi personaggi principali, la coppia di investigatori Bramard e Arcadipane, protagonisti di una serie di romanzi gialli molto apprezzati. I due investigatori, che operano a Torino, pur provenendo da realtà geografiche e culturali distanti, condividono una connessione profonda. “Bramard arriva dalle montagne del Cuneese, al confine con la Francia, mentre Arcadipane è originario della Basilicata, anch’essa una terra montuosa nel sud dell’Italia”, ha spiegato Longo. “La loro amicizia si fonda proprio su questa terra comune, questa loro asprezza, anche questa loro reticenza a esprimere i loro sentimenti attraverso le parole. Una sorta di consorteria, legata al fatto di riconoscersi come individui che sono un po’ dei freak, tutti e due a loro modo hanno difficoltà a interagire col vivere sociale, con la comunicazione dei sentimenti, con i codici. Insomma, vivono in un loro universo un po’ appartato e questo li rende in un certo senso complici”. Bramard e Arcadipane, in definitiva, trovano una sintonia proprio nel modo in cui affrontano le difficoltà della vita.
In merito al futuro della serie, Longo ha annunciato l’uscita di un nuovo capitolo: “Il 29 aprile sarà pubblicato in Italia il nuovo episodio della serie di Bramard e Arcadipane (n.d.r. La donna della mansarda, edito da Einaudi). Quanto andrà avanti è una cosa su cui non mi pongo mai delle domande, io procedo sempre un libro alla volta, cercando intensità e voglia di scrivere. Fin quando ci saranno questi elementi, i miei personaggi continueranno a vivere”. Ci ha, poi, raccontato con entusiasmo che sta lavorando per adattare i suoi polizieschi in una fiction televisiva. “Mi sto occupando della sceneggiatura insieme ad altri due sceneggiatori, ma non sarò io a gestire la regia. Pur avendo girato dei cortometraggi e documentari, non ho la conoscenza adeguata della vita e della gestione di un set”.
Oltre a essere uno scrittore, Davide Longo è anche sceneggiatore, regista di documentari e autore di testi teatrali e radiofonici, ma la forma espressiva a lui “più congeniale è sicuramente la scrittura di romanzi. Mi piace l’aspetto artigianale e solitario di questa forma, che richiede tempo e pazienza. Adoro l’idea di costruire un progetto lungo e di farlo in totale solitudine, assumendomi tutta la responsabilità delle scelte creative”.
Anche la radio e i podcast alimentano il suo impegno creativo. “Un altro territorio in cui mi ero divertito molto a lavorare e che mi piace molto è la radio. In Italia, i podcast sono esplosi in modo significativo. Anni fa avevo scritto delle puntate per Radio Rai, che anticipavano questa formula”, ha spiegato. “Sono un grande ascoltatore di podcast, soprattutto quelli che trattano temi come la storia, la cronaca e il crimine italiani. Li trovo un territorio magnifico da esplorare e mi piace molto come forma di comunicazione”.
L’incontro con Davide Longo si è concluso con alcune considerazioni circa le sue aspettative sul dibattito e il pubblico di Montréal. “Credo che il Canada sia un paese, soprattutto nelle grandi città, dove ci sia una certa vivacità culturale, un interesse e anche un rispetto per la cultura, ovvero quello che c’era in Italia probabilmente 40-50 anni fa e che poi dopo sono stati divorati dal mainstream. Mi aspetto una partecipazione attiva e curiosa, con persone con un profondo rispetto della cultura altrui. Mi piacerebbe che l’incontro con il pubblico diventasse un dialogo, un momento di interazione”.
Non perdete questa opportunità: il 25 aprile alle 19:30 presso la Salle Godin dell’Hotel 10, vi aspetta un incontro speciale con uno degli scrittori più interessanti della scena letteraria italiana contemporanea.