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L’Italia difende qualità e Made in Italy

G7 AGRICOLTURA IN GIAPPONE

di Alessandra Cori

Al termine dell’ultimo G7 Agricoltura, che si è tenuto in Giappone lo scorso 22 e 23 aprile, è stata sottoscritta una dichiarazione congiunta per un piano comune di azione verso un’agricoltura sostenibile, sistemi agricoli e alimentari più produttivi e resistenti e per accelerare l’abbandono dei combustibili fossili in tutti i settori. Al vertice di Miyazaki, al quale hanno partecipato anche Canada, Stati Uniti, Regno Unito, Germania, Francia e Unione Europea, l’Italia è arrivata con alcuni obiettivi irrinunciabili quali un netto rifiuto ad alimenti standardizzati, un sostegno convinto al cibo di qualità per tutti, l’appoggio comune alle misure Ue per l’Ucraina e il contrasto ai falsi prodotti italiani e difesa delle indicazioni geografiche.

La preoccupazione maggiore espressa dal Ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida era rivolta ai prodotti ultra processati o realizzati in laboratorio a scapito della qualità, punto sul quale ha trovato una sponda in Giappone. “Dopo la pandemia e l’aggressione della Russia all’Ucraina, siamo tutti più consapevoli che ricerca e innovazione devono viaggiare insieme per garantire sostenibilità, sia economica che sociale. L’Italia sosterrà una strategia che garantisca sicurezza alimentare contrastando gli sprechi e aumentando le produzioni attraverso la ricerca, senza però rinunciare alla qualità. Perché il cibo non è solo un carburante ma un elemento culturale che va raccontato, vissuto e poi consumato”, ha dichiarato il Ministro.

Il primo punto del documento finale del vertice sottoscritto dai sette Ministri dell’Agricoltura, articolato in dodici obiettivi, prevede azioni per azzerare le emissioni dei gas serra e per invertire la perdita della biodiversità, “fornendo al contempo cibo alla crescente popolazione globale, senza lasciare indietro nessuno”. Di conseguenza è necessario, continua il documento, “diversificare le filiere di approvvigionamento esplorando le modalità di valorizzazione dei sistemi alimentari locali, regionali e globali, facendo un uso sostenibile delle risorse agricole nazionali esistenti e facilitando il commercio”. È anche necessario, aggiunge la nota, “impegnarsi a rispettare regole eque, aperte, trasparenti, prevedibili, non discriminatorie e basate sul commercio, ed evitare misure restrittive ingiustificate sulle esportazioni”, così come “migliorare la sostenibilità dei sistemi agroalimentari, attraverso l’attuazione di un’ampia gamma di innovazioni e la promozione di pratiche agricole sostenibili”.

 

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I Paesi del G7 si impegnano, inoltre, a “intensificare gli sforzi necessari per riformare o riorientare le politiche agricole al fine di raggiungere risultati ambientali positivi e ridurre le emissioni di gas a effetto serra”. Infine, sottolinea il documento, andrebbe rafforzata “la collaborazione tra il Governo e il settore privato, gli agricoltori e tutti gli altri attori” per “sviluppare un ambiente favorevole che faciliti gli investimenti responsabili del settore privato nell’agricoltura e nei sistemi alimentari”.

 

“Il G7 di Miyazaki, organizzato dal Giappone, rappresenta una solida base per garantire un equilibrio nei rapporti internazionali. Il prossimo anno l’Italia avrà l’onore e la responsabilità di guidare il G7 dei ministri dell’Agricoltura. Lavoreremo per essere all’altezza delle sfide su innovazione, ricerca, investimento sui giovani, sostenibilità ambientale, economica e sociale”, ha detto il Ministro Francesco Lollobrigida, a Miyazaki, a chiusura dei lavori.

 

“Ho apprezzato molto i giovani dei licei agrari che hanno avuto la capacità di trasmettere, con le loro parole e con i loro sguardi, la volontà di proseguire la tradizione dei loro antenati. Allo stesso tempo, però, sono in grado di coniugare questo obiettivo con lo sviluppo di quelle tecnologie che possono garantire maggiori produttività e sostenibilità, e mantenere alto lo standard di cibi e alimentazione. Tante le imprese giapponesi che ci hanno rappresentato elevati livelli di qualità, sviluppo, ricerca, attenzione e promozione di prodotti di eccellenza”, ha aggiunto Lollobrigida. “È emersa la volontà di continuare a lavorare al fianco dell’Ucraina – ha detto ancora il nostro Ministro – come abbiamo fatto fino ad ora con grande compattezza, per renderla di nuovo libera. Siamo pronti a ricostruire quello che l’aggressione russa ha distrutto, sradicando gli elementi di una realtà che viaggiava verso una crescita economica. Auspico, infine, che, per il prossimo G7 dell’Agricoltura, potremo dare una risposta operativa al progresso economico delle nazioni in via di sviluppo. L’Africa ha territori che avrebbero grandi potenzialità ma che nel tempo sono stati mal sfruttati e le popolazioni che li abitano non sono state messe in condizione di utilizzarli a pieno per creare ricchezza. Non possiamo più permettere che i popoli di quei paesi siano costretti ad emigrare a causa della povertà. L’emigrazione deve essere una libera scelta, non una necessità per sopravvivere alla fame” ha concluso Lollobrigida.

 

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