Omaggio ad uno dei più grandi del cinema del Belpaese

In occasione del centenario dalla nascita di Marcello Mastroianni, l’IIC e la Cinémathèque ricordano il grande attore italiano con una rassegna di 22 film, che si terrà dal 4 dicembre al 15 gennaio

MONTRÉAL – Marcello Mastroianni (1924-1996)  è stato uno dei maggiori interpreti  del cinema italiano, molto apprezzato anche a livello internazionale. La sua fama è legata principalmente ai ruoli da protagonista nei film di Federico Fellini e alle straordinarie interpretazioni a fianco di Sophia Loren. Attore versatile, capace di passare con disinvoltura dal dramma alla commedia, è stato uno dei volti più amati del grande schermo, grazie alle sue interpretazioni magistrali di personaggi memorabili. È anche merito suo se il cinema italiano è riuscito ad affermarsi a livello globale.

A cent’anni dalla sua nascita, l’Istituto Italiano di Cultura e la Cinémathèque Québécoise hanno voluto rendere omaggio a Marcello Mastroianni con una rassegna cinematografica, che avrà luogo presso la Cinémathèque dal 4 dicembre al 15 gennaio. Attraverso i 22 lungometraggi in programma, il pubblico potrà ripercorrere l’eccezionale carriera di Mastroianni, dalle prime interpretazioni agli ultimi capolavori, includendo anche le celebri co-produzioni internazionali che lo hanno visto protagonista. La retrospettiva mira ad esplorare le molteplici sfaccettature dei personaggi portati in scena dall’attore italiano, mettendo in luce la sua evoluzione artistica e il contributo unico che ha offerto al panorama cinematografico mondiale.

Tra i titoli in programma, spiccano alcune delle pellicole più iconiche di Marcello Mastroianni, come La Dolce Vita e 8½, entrambi diretti da Federico Fellini, opere che hanno contribuito a consolidare la sua fama internazionale. Il ciclo include anche capolavori stranieri, come Le pas suspendu de la cigogne del regista greco Theo Angelopoulos e Oci Ciornie (Dark Eyes) del russo Nikita Mikhalkov, a testimonianza della sua poliedricità anche al di fuori del cinema italiano. Si chiuderà con Viaggio all’inizio del mondo di Manoel de Oliveira, film girato in Portogallo e uscito postumo nel 1997, pochi mesi dopo la morte dell’attore.

Il Cittadino Canadese ha intervistato Sandro Cappelli, Direttore dell’IIC e ideatore di questa iniziativa, per svelare dettagli inediti sulla rassegna e sull’affascinante figura di Marcello Mastroianni.

“Ad inaugurare la rassegna il 4 dicembre sarà Una Giornata Particolare (1977), diretto da Ettore Scola”, ha esordito Sandro Cappelli. “In pochi sanno che si tratta di una co-produzione italo-canadese. Tra i ruoli secondari, c’è un personaggio molto importante: quello della portiera, interpretata dall’attrice quebecchese Françoise Berd. In una pellicola a porte chiuse, girata integralmente in un palazzo con pochi attori, anche una parte marginale come quella della Berd diventa indimenticabile nella memoria per il pubblico”.

Alla domanda sul motivo per cui i lungometraggi stranieri in cui Mastroianni ha recitato sono meno conosciuti, il Direttore ha spiegato: “Si tratta di film d’autore che hanno avuto una distribuzione minore in Italia. Inoltre, negli anni ’50, ’60 e ’70, periodo dei film iconici di Mastroianni, il cinema era potentissimo, le sale raccoglievano folle oceaniche. Molti lavori stranieri con Mastroianni, invece, sono stati prodotti dalla seconda metà degli anni ’70 in poi, quando l’affluenza nelle sale stava diminuendo”. Quest’ultima problematica la ritroviamo in Splendor (1989) – commedia drammatica di Ettore Scola in programmazione il prossimo 6 gennaio – in cui la chiusura della sala cinematografica per mancanza di guadagni rappresenta la metafora e, insieme, la nostalgia, per il tramonto di una stagione ormai conclusa del cinema del passato.

Ci siamo soffermati sull’etichetta di Latin lover, un aspetto che ha definito l’identità e il fascino dell’artista italiano: “Quest’immagine nasce dal personaggio de La Dolce Vita che incarna l’estetica del rubacuori. Ma è stata soprattutto la stampa estera ad affibbiargli questa etichetta. Infatti, la cosa interessante di Mastroianni è che costantemente si è messo in gioco, interpretando ruoli diametralmente opposti. Al Marcello de La Dolce Vita, subito dopo si contrappone il personaggio impotente de Il bell’Antonio, tratto dal romanzo di Brancati e girato da Mauro Bolognini, o quello grottesco di Divorzio all’italiana di Pietro Germi, un uomo che fa di tutto per sbarazzarsi della moglie in un’Italia in cui la legge sul divorzio non era ancora stata approvata. Mastroianni era capace di spaziare dalla commedia al dramma, con una straordinaria abilità nell’interpretare diversi registri socio-linguistici. Questa è la sua genialità”.

Gli abbiamo chiesto quale dei 22 film in rassegna lo tocchi più profondamente a livello emotivo: “A cuor leggero direi 8 e ½. Lo trovo geniale. È una riflessione sull’arte, sulla vita, indaga la natura della creatività e la difficoltà di un artista nel rispondere alle proprie aspettative”.

Circa i suoi auspici per la rassegna, ha affermato: “Mi aspetto entusiasmo, curiosità e voglia di scoprire. È sempre interessante esplorare la carriera di un attore attraverso i suoi film, perché ogni pellicola rappresenta un mondo, una cultura, un modo di fare, delle tradizioni. Mi auguro che questa retrospettiva possa suscitare un rinnovato interesse per Mastroianni e che si diffonda anche in altri ambiti. Molti di questi capolavori possono essere visti a casa, ma il piacere di vederli sul grande schermo, condivisi con altri, è impareggiabile e non potrà mai essere replicato da nessuna piattaforma”.

Per maggiori informazioni sul programma completo e per acquistare i biglietti, è possibile visitare il sito ufficiale della Cinémathèque Québécoise: https://www.cinematheque.qc.ca/fr/cycles/marcello-mastroianni/