OTTAWA – Sei mesi dopo la sorprendente esclusione dal governo dopo un mini-rimpasto (sostituito alla Giustizia dal suo ex segretario parlamentare, Arif Virani), il deputato italo-canadese David Lametti lascerà la sua carica di deputato in Parlamento a partire da giovedì 1° febbraio. “Gli otto anni trascorsi in politica hanno rappresentato una delle esperienze più gratificanti della mia vita”, ha scritto in una lettera il deputato, che dal 2015 rappresenta la circoscrizione montrealese di LaSalle-Émard-Verdun (dove nei prossimi mesi si terrà un’elezione suppletiva). Lametti ha detto di essere in procinto di lasciare “un lavoro da sogno”, ammettendo però che l’improvvisa esclusione dall’esecutivo lo scorso luglio lo ha segnato profondamente sul piano personale.

Professore e avvocato, Lametti, che ha rifiutato un’offerta di Ambasciatore del Canada in Spagna, entrerà a far parte dello studio legale ‘Fasken Martineau DuMoulin’ nelle vesti di consulente legale sul diritto autoctono e delle tecnologie. Lametti è uno dei sette Ministri esclusi dal governo durante il rimpasto della scorsa estate. Cinque di loro hanno già annunciato il ritiro dalla politica. In totale, 11 deputati liberali ed ex Ministri si sono dimessi o hanno deciso di non candidarsi alle prossime elezioni: Carolyn Bennett, Helena Jaczek, Joyce Murray, Omar Alghabra, Anthony Rota, Emmanuel Dubourg, Wayne Long, Lloyd Longfield, Ken Hardie e Churence Rogers. David Lametti è stato uno dei Ministri della Giustizia più longevi della storia del Canada. Ha ricoperto questa carica per quattro anni e mezzo, come la liberale Anne McLellan. Durante il suo mandato ha approvato 13 progetti di legge, tra cui la riforma del regime del suicidio medicalmente assistito, il divieto delle terapie di conversione, la formazione obbligatoria dei giudici in materia di violenza sessuale, nonché l’adozione della legge sulla Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei popoli indigeni. (V.G.)