L’espressione dei vecchi lupi di mare è che il servizio meteo non c’azzecca mai. Il problema non è solamente italiano. Anche a New York City insistono a dire che è “parzialmente sereno” durante i weekend e “parzialmente nuvoloso” nei giorni feriali. Ma poi piove a dirotto. Basterebbe che i meteorologi di New York si scrostassero dai monitor dei loro computer e si affacciassero alla finestra per fare una previsione più azzeccata.
In Italia, invece, i meteorologi nazionali non conoscono l’Abruzzo, pertanto le loro previsioni per la regione durante l’inverno sono sempre di temperature sotto lo zero, mentre in molte parti della regione si sfiorano i 15 gradi. Il problema è che registrano le temperature invernali de L’Aquila (in quanto capoluogo della Regione), che notoriamente è la città piú fredda d’Italia. Poi a 45 minuti d’auto, sulla costa adriatica, si continua ad andare al mare. In questo caso, per offrire una previsione accurata, si dovrebbero citare sia le temperature dell’Aquila che quelle di Pescara. L’Abruzzo è una regione molto particolare, non replicata in altre parti della penisola: ha le montagne più alte dell’Appennino e la costa costellata di palme; in più, la maggior parte della popolazione abruzzese è distribuita lungo la fascia costiera e nelle conche pianeggianti.
