

MONTRÉAL – Domenica 8 settembre, il Comitato dell’Oratorio San Gabriele dell’Addolorata ha festeggiato la vendemmia presso lo stesso Oratorio San Gabriele, nel cuore del Parco d’Abruzzo, a Sainte-Julienne (Lanaudière). Un evento preparato con cura e passione, sia dal punto di vista liturgico che culturale. Il Comitato dell’Oratorio ringrazia, in particolare, tutti i presenti che hanno resistito, dando prova di resilienza e spirito solidale, ad una temperatura di 3 gradi sotto zero, un freddo inaspettato con un vento gelido di 28 km/h. Grandi ringraziamenti ai membri attivi, collaboratori e volontari, sponsors, associazioni e gruppi socio-culturali, oltre che alle diverse autorità presenti: il Sindaco della Municipalità di Sainte-Juliene, Jean-Pierre Charron; il consigliere comunale di R.D.P., Giovanni Rapanà, la soprano Diana Varela, Padre Gille Frigon (Chapelle Réparation), il Parroco di Sainte-Juliene, Padre André Chevalier; e Mons. Louis Corriveau della Diocesi di Joliette. Un applauso a tutti per il sostegno alle attività dell’Oratorio.
(Il presidente, Nino Recchilungo)


Angela Recchilungo e Michelina Guido.
CENNI STORICI. La vendemmia ha origini antiche che risalgono addirittura all’epoca dei Romani. La parola, infatti, deriva dal latino “vindemia“, che significa “raccolta dell’uva“. Per i Romani, il vino era più di una semplice bevanda: rappresentava un elemento centrale della cultura e della vita quotidiana. La vendemmia va quindi oltre il semplice atto di raccogliere l’uva: è un rituale, una celebrazione del frutto della terra e del lavoro dell’uomo. Questa tradizionale attività italiana ha attraversato i secoli, mantenendo però intatto il suo fascino. Oggi, la vendemmia rappresenta un momento in cui i produttori si uniscono per raccogliere i frutti del loro lavoro e dare inizio al processo di vinificazione in rosso o in bianco.
