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“La scomparsa di Majorana” a Hamilton

Il 24 e 24 novembre Fabrizio Catalano porta a teatro il romanzo di suo nonno nella cittadina dell’Ontario

 

MONTRÉALEttore Majorana (Catania 1906 – Mazara del Vallo, 1938 morte presunta – o in località ignota dopo il 1959) è stato un geniale fisico siciliano operante all’interno del gruppo di fisici noto come ‘I ragazzi di via Panisperna’, specializzato in fisica nucleare e meccanica quantistica relativistica. La sua improvvisa e misteriosa scomparsa, avvenuta nella primavera del 1938, suscitò numerose speculazioni riguardo ad un possibile suicidio o allontanamento volontario, e sulle motivazioni. ‘La scomparsa di Majorana’ è un saggio del 1975 di Leonardo Sciascia fondato proprio su questo episodio di cronaca della presunta morte o scomparsa del fisico. L’autore raccoglie le notizie frammentarie sul fatto, le dichiarazioni di persone vicine a Majorana, rielaborandole in modo personale, affascinante e suggestivo. La sera del 25 marzo 1938 Ettore Majorana, trentunenne, si imbarca a Napoli sul traghetto diretto a Palermo lasciando due lettere nelle quali preannuncia la propria ‘scomparsa’. Giunto a Palermo scrive, però, di ignorare le lettere che aveva inviato il giorno prima e annuncia di essere di ritorno a Napoli l’indomani. Tuttavia, il fisico non si fa più vedere e scompare nel nulla. Sciascia si interroga quindi sulle congetture fatte in proposito, formulandone anche di proprie; in particolare ipotizza che Majorana si sia nascosto in un convento in Calabria, ritirandosi dal suo ruolo di scienziato per l’intuizione del possibile sviluppo della bomba atomica e le conseguenze disastrose che ne sarebbero potute scaturire. Anni dopo, in un ospedale di provincia, si manifesta un monaco in cui in molti pensano di riconoscere Ettore Majorana… Il racconto è dunque tutto un thriller, sul filo dell’incertezza… Del resto, Leonardo Sciascia scriveva: “La scienza, come la poesia, si sa che sta a un passo dalla follia”… Il Cittadino Canadese ha incontrato Fabrizio Catalano, nipote del grande Sciascia, in occasione della prossima messa in scena del ‘The Disappearance of Majorana’ al The Zoetic Theatre di Hamilton (Ontario), il 23 e il 24 novembre. “Ho adattato e diretto la produzione teatrale del libro di mio nonno.

 

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Io sono stato il primo nipote della famiglia, cresciuto con i nonni, ho avuto stimoli letterari costanti”. Nato a Palermo, Fabrizio studia al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, inizialmente per diventare regista cinematografico. Una proposta importante per il teatro, però, porterà una deviazione delle intenzioni di carriera, con una serie di tournée in giro per l’Italia, l’Europa e l’America Latina, facendo sempre quello che lui definisce un “teatro scomodo, socialmente impegnato”. Fabrizio ci spiega il valore simbolico di questa tematica, portata in scena oggigiorno: “Questa storia ci ricorda che si può dire di no in un mondo in cui ognuno pensa che tanto a fermare le nefandezze ci penserà qualcun altro. Ognuno può opporsi a qualcosa e scegliere l’Etica. Forse Majorana non voleva dare la sua bomba a nessuno… Mio nonno ha scritto questo libro nel ‘75 e si era reso conto che, 30 anni dopo la fine della guerra, né la popolazione né i professionisti dell’informazione avevano capito la gravità distruttiva della bomba e l’inganno raccontato dalla propaganda, dalla narrativa imposta al mondo. Lo abbiamo visto più recentemente con il delirio sanitario della pandemia, l’applicazione della Scienza in discorsi di totale mistificazione. Questo è stato possibile perché le nostre società odierne sono prive di anticorpi culturali… Pier Paolo Pasolini e Leonardo Sciascia corrispondono in pieno all’immagine del cosiddetto complottista di oggi. Ma la massa non ha più gli strumenti intellettivi per rendersene conto. Lo stiamo vedendo anche adesso con la narrazione prediletta ancora una volta delle guerre attualmente in corso. Comunque questa opera, anche se ha un tema principale alto, tocca corde molto umane e intime… la paura, la solitudine, il pianto… confido che gli spettatori si emozioneranno”. ‘La scomparsa di Majorana’ è già andato sul palco in Italia e in Europa, questa sarà una première in Canada, in Ontario… Fabrizio ci spiega la scelta: “Il Department of Italian Studies della University of Toronto ha creato lo Sciascia Archive Project… e ad Hamilton c’è un’importante Comunità di racalmutesi che organizzano addirittura la tradizionale Festa della Madonna del Monte di Racalmuto [Agrigento]… il paese natio di mio nonno”.

 

Per maggiori informazioni e per acquistare i biglietti:

https://iictoronto.esteri.it/it/gli_eventi/calendario/theatre-performance-the-disappearance-of-majorana-by-leonardo-sciascia/

 

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