(Adnkronos) – Auguri nel cortile d’onore di Palazzo Madama, tra il presidente del Senato, Ignazio La Russa e i dipendenti accorsi per il brindisi natalizio. L’appuntamento ha visto l’esibizione del coro polifonico del Senato, che ha eseguito l”Adeste Fideles’, ricevendo i complimenti di La Russa e gli applausi delle decine di funzionari e commessi presenti. “Voi – ha detto La Russa rivolto ai lavoratori di Palazzo Madama – siete l’eccellenza d’Italia. Da Presidente del Senato il mio compito è far capire questo, come ho fatto da ministro della Difesa per gli uomini con le stellette”, ha aggiunto.
Poi un ringraziamento alla stampa: “Ci incalzano, senza di loro saremmo meno buoni e la faremmo franca…”. E ancora l’invito ad applaudire le forze di sicurezza del Senato. Arriva poi il vicepresidente Maurizio Gasparri, che dice “c’è qui l’ambasciatrice dell’India”, rivolto a La Russa, che non perde occasione per fare una battuta: “Ci hanno restituito finalmente i marò, quindi la possiamo applaudire”.
Poi un’altra battuta La Russa la dedica al ‘Cerimoniale’, citando un ministro inglese, incontrato a un vertice Nato, che diceva “che la differenza tra i terroristi e il cerimoniale è che con i terroristi si può discutere”. Applausi dei presenti. Alla fine invece la sottolineatura del carattere cristiano del Natale. Qui La Russa si fa serio: “Il Natale è una festa religiosa, non va dimenticato, fa parte della nostra cultura, del nostro modo di essere, il 25 dicembre dobbiamo ricordarci di essere figli di una comune storia, con i valori del cristianesimo” validi “anche per i non credenti” perché “anche quando uno non se ne accorge siamo figli di questa storia e di questa cultura”.