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La Repubblica Romana

Quando si parla di Genio Italiano, si pensa subito alle grandi scoperte di Leonardo, Galileo, alla poesia di Dante, alla cultura del Rinascimento con i vari Giotto, Michelangelo, Bernini, alla cucina (che Caterina dei Medici introdusse in Francia), a Cristoforo Colombo, alla musica, alla Ferrari, alla moda… ai geni più conosciuti che hanno contribuito in modo significativo allo sviluppo della civiltà occidentale. Quello che pochi conoscono è l’immenso contributo del pensiero italiano nella filosofia, nella politica e nella vita di tutti i giorni. Ecco un esempio di una elaborazione del concetto di repubblica che è stato sviluppato in 4 secoli.

Con l’espansione dell’Impero Romano, soprattutto per la genialità di Cesare, fu stabilita una gerarchia di potere che potesse soddisfare le esigenze e i bisogni della sempre crescente popolazione. Il modello democratico stabilito nel 509 a.C., dopo che la classe dei patrizi espulse l’Etrusco Tarquinio, subì delle modificazioni fino a raggiungere la struttura che è servita a molti stati, tra i più importanti gli Stati Uniti. Molti dei termini usati oggi derivano proprio dal latino (Peter D’Epiro e Mary Desmond Pinkowish): repubblica, costituzione, presidente, Congresso, rappresentante, esecutivo, legislatura, assemblea, voto, veto, candidato, elezione, stato, plebiscito.

Le istituzioni repubblicane furono divise in Senato, Magistratura e Popolo.

Il Senato era composto da 300 membri che suggerivano le leggi alla magistratura e controllavano le finanze e gli affari esteri. Erano indirettamente eletti dal popolo e restavano senatori a vita.

La Magistratura era formata da due consoli che avevano il compito di amministrare la legge, avevano il potere militare e presiedevano le sedute dei Senatori. La loro elezione durava un anno. C’erano poi i Pretori, i Censori e i Dittatori che avevano il massimo potere sulle forze armate e nelle emergenze.

Il Popolo (patrizi e plebei) era costituito da cittadini che votavano sulla guerra e la pace, non solo eleggevano i rappresentanti ma potevano anche invalidare o modificare le leggi.

Questa struttura ha ispirato la formazione del governo di molti stati, in particolare gli Stati Uniti:

The Executive Branch: potere esecutivo diretto dal Presidente.

The Legislative Branch: Congresso con funzioni legislative formato dai Senatori e camera dei Rappresentanti.

The Judicial Branch : benché i giudici della corte Suprema siano nominati dal presidente, la loro nomina a vita li rende indipendenti.

Entrambe, la repubblica romana e gli Stati Uniti, hanno adottato un documento che definisce le leggi e i diritti dei cittadini. Ciò che oggi prendiamo per scontato è frutto di un enorme lavoro e della capacità di sintesi e fantasia degli Italiani attraverso i secoli.

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