Servizio fotografico: Vivien Gaumand
MONTRÉAL – La Reine-garçon, che dal 3 all’11 febbraio è andata in scena nella sala Wilfrid-Pelletier di Place des Arts, è un’opera contemporanea che gioca sui grandi sentimenti e gli interrogativi filosofici dell’umanità. L’opera s’ispira alla vicenda storica di Christine, regina di Svezia nel XVII secolo, che ha avuto una vita particolare sin dalla nascita, tra educazione paterna, guerre di religione, riflessioni filosofiche e scientifiche, conflitto interiore tra sentimenti personali e doveri di stato. Il drammaturgo quebecchese Michel Marc Bouchard riesce nell’impresa, con alcuni graditi momenti di leggerezza, di affrontare tematiche che uniscono e dividono ancora in maniera netta anche la società odierna. Grazie anche alle grandi voci locali, tra cui quella di Joyce El-Khoury e Etienne Dupuis, in una produzione di Angela Konrad (Yourcenar, un’isola di passioni – 2022), lo spettatore è accompagnato in un viaggio di due ore che lo trasporta fino alla comprensione delle scelte radicali di una delle figure storiche più interessanti di quel periodo. Diverse sono le opere a livello lirico, cinematografico e letterario che hanno affrontato la vicenda negli ultimi due secoli.
Jacopo Foroni (1824-1858) compose Cristina, Regina di Svezia per il Teatro di Stoccolma nel 1849 su libretto di Giovanni Carlo Casanova. Al personaggio della regina svedese si ispirò anche l’opera di Sigismund Thalberg Cristina di Svezia, su libretto di Felice Romani, rappresentata per la prima volta a Vienna il 3 giugno 1855. Famosa è l’interpretazione della regina Cristina da parte della sua connazionale Greta Garbo nel film La regina Cristina del 1933 che, nonostante rispetti solo in parte la verità storica circa la sovrana svedese, all’epoca fu accolto da un grande successo. Nel 1974 è uscito un altro film sulla sua figura, The abdication, regia di Anthony Harvey, con Peter Finch, Liv Ullmann, Cyril Cusack. Nel 2015 è stato realizzato il film The Girl King, interpretato da Malin Buska, Sarah Gadon e Michael Nyqvist, diretto da Mika Kaurismäki. Dopo i grandi successi Les feluettes (2016) e La Beauté du monde (2022), il drammaturgo quebecchese Michel Marc Bouchard ci riprova firmando il libretto di La Reine-garçon, adattamento della sua opera teatrale Christine, la Reine–garçon. Trova così il suo complice, il compositore Julien Bilodeau, con il quale l’alchimia è innegabile.