(Adnkronos) – La ripetuta assenza della Nazionale italiana ai Mondiali di calcio “può provocare nei ragazzi un senso di forte frustrazione. Il calcio è uno sport a cui tantissimi adolescenti fanno riferimento, non solo come svago ludico. Proiettano sul calcio e sui calciatori vittorie o sconfitte e la mancata partecipazione ai Mondiali può generare delusione”. Lo dice all’Adnkronos la psicoterapeuta Maria Rita Parsi, soffermandosi sulle ricadute psicologiche di una generazione di giovani che non ha la possibilità di vivere il sogno mondiale.
“Certo, si può fare il tifo anche per altre squadre, ma non essere comunque rappresentati come italiani ai Mondiali -aggiunge- può provocare una perdita di identità anche forte. E’ come subire una disfatta, io italiano non sono rappresentato e questa sensazione si unisce alla sensazione più generale che l’Italia, come Paese, possa non essere apprezzato allo stesso modo di altri Paesi”.
Anche per questo il movimento sportivo italiano “dovrà fare del suo meglio per valorizzare questo sport. E bisogna ricordare ai ragazzi che tutto sommato le crisi sono un’opportunità per prendere coscienza delle difficoltà che devono essere affrontate e superate”, conclude Parsi.