I cittadini di età superiore agli 85 anni sono la fascia di età in più rapida ascesa nel Paese, un segno tangibile di ciò che gli esperti prevedono da tempo: il rischio di una preoccupante crisi sanitaria
OTTAWA – La popolazione canadese è sempre più anziana. Lo certifica il censimento nazionale del 2021, realizzato da Statistics Canada. I dati sono inequivocabili: dal 2016, il numero di persone di almeno 85 anni in Canada è aumentato del 12%, più del doppio rispetto al tasso di crescita della popolazione generale, che è stato del 5,2%. Il numero di persone con più di 85 anni è più che raddoppiato dal censimento del 2001 e dovrebbe tripli care entro il 2046. Le popolazioni rurali stanno invecchiando più velocemente di quelle delle grandi città e le province atlantiche stanno invecchiando più velocemente del resto del Paese, in parte a causa di un minore afflusso di immigrati.
Il ritmo di invecchiamento della popolazione dovrebbe accelerare per ogni nuova candelina aggiunta sulla torta di compleanno della generazione dei “Baby Boomers” (quelli nati tra il 1946 e il 1964). I Boomers più anziani “hanno compiuto 76 anni l’anno scorso e molto probabilmente vivono ancora in modo autonomo”, ha spiegato Bonnie-Jeanne MacDonald, direttore della ‘Ricerca sulla sicurezza finanziaria’ presso l’Istituto Nazionale sull’Invecchiamento della Toronto Metropolitan University. Ancora oggi sono un gruppo economicamente e politicamente influente. “Non hanno raggiunto quelle età critiche che di solito sono associate al bisogno di cure e di sostegno quotidiano”, ha poi aggiunto, concludendo che “però è qualcosa che si intravede all’orizzonte”.
A questo punto, con un numero di anziani sempre più alto, gli esperti prevedono che ci sarà una crisi nel settore dell’assistenza. Il demografo di Environics, Doug Norris, dichiara che l’invecchiamento della popolazione eseriterà ulteriore pressione sull’assistenza sanitaria e sui sistemi di assistenza a lunga degenza del Canada.
Secondo il direttore della demografia di Statistics Canada Laurent Martel, il Canada si sta avvicinando a un “appuntamento con il destino demografico”. Entro il 2050, la popolazione di età pari, o superiore, a 85 anni potrebbe raggiungere più di 2,7 milioni di persone, quando gli ultimi ‘baby boomers’ avranno 85 anni. “I baby boomers sono anche la prima generazione ad avere relativamente pochi figli. Pertanto, non avranno lo stesso sostegno familiare che esiste dall’inizio dei tempi”, ha ricordato il professor MacDonald.
“Mentre la popolazione invecchia, – gli ha fatto eco Martel di Statistics Canada – dal 2016 il tasso di natalità è diminuito: di questo passo, ci saranno meno persone a prendersi cura dei millennial, nel momento in cui questi raggiungono la vecchiaia. Basti pensare che il 2020 ha visto il tasso di natalità più basso dalla prima guerra mondiale”. Ciò significa che il Canada dovrà essere creativo nel prendersi cura dei suoi anziani nei prossimi decenni. “Dobbiamo creare non solo sistemi migliori, ma anche sistemi più intelligenti”, ha affermato MacDonald. Anche se, ha constatato Martel, il Canada resta comunque più giovane di altri Paesi del G7, come Francia, Germania, Italia e Giappone.
Infine, i dati evidenziano anche l’invecchiamento della forza lavoro canadese, con la popolazione in età lavorativa in tutto il Paese che è la più anziana di sempre. La fascia di età indicata come lavorativa comprende individui trai 15 e i 64 anni e i dati certificano che un numero crescente di questo gruppo si sta avvicinando alla pensione. Più del 20% della popolazione in età lavorativa ha oggi un’età compresa tra i 55 e i 64 anni. Dall’ultimo censimento del 2016 il numero di persone di età pari, o superiore, a 65 anni è cresciuto del 18%. Questo gruppo rappresenta quasi 1 canadese su 5, rispetto al 16,9% di cinque anni fa.