di CARLO AMODIO – Edmonton
Quando i rappresentanti del governo canadese a Roma mi chiesero in quale città canadese avrei preferito andare, io risposi che la mia città preferita sarebbe stata quella in cui si trovava subito lavoro. Quindi la mia destinazione fu immediatamente identificata: “Edmonton”. Sessant’anni orsono Edmonton era già molto attiva e prosperosa, tanto da poter dare lavoro a molti emigranti. Situata al centro della provincia dell’Alberta, oggi Edmonton conta oltre 1 milione di abitanti, i quali, nonostante le estreme condizioni climatiche particolarmente invernali, vivono e lavorano assiduamente per la prosperità di tutti. Gli Italiani arrivarono in Edmonton nei primi anni del 1900 per lavorare nelle miniere di carbone, in grandi progetti come la costruzione delle ferrovie ed in altri lavori di manovalanza intensa. Ma l’ingegno di queste persone presto si sviluppò in tante attività personali e comunitarie, che ancora oggi si riflettono nel successo umanitario, culturale e commerciale della Comunità. La cosa più importante fu che i figli vennero diretti verso gli studi commerciali, professionali oppure tecnici: questi giovani sono cosi diventati professionisti e commercianti di successo. Creando centri commerciali, ristoranti e bar, le giovani generazioni hanno portato un angolo d’Italia a Edmonton. Sorseggiando un cappuccino si può immaginare un’altra vita sotto il sole del Mediterraneo. Un’altra dellle realizzazioni importanti che i primi emigranti vollero realizzare fu la costruzione della Parrocchia Santa Maria Goretti. Molte attività si concentrarono per la raccolta fondi che furono dedicate a questo progetto. La Chiesa fu aperta al pubblico nel 1958. Oggi la nostra chiesa, alquanto attiva, ospita circa 1600 famiglie. Si stima che la popolazione italiana di Edmonton sia di circa 20,000 persone. Con il passare degli anni e grazie ai vari finanziamenti provinciali, la Comunità può vantare tre Centri comunitari, una casa per gli anziani (Piazza Italia), un Centro culturale ed un altro Centro affiliato alla Chiesa. Inoltre, questi vari gruppi organizzano annualmente numerose attività culturali recreative e culturali, quali “Il Festival di Giovanni Caboto”, l’ “Heritage Days” e tante altre festività tipiche dei vari gruppi regionali della Comunità.