La “CORDATA”: il significato moderno di questa parola nel gergo alpinista è più che ovvio. Pochissimi, però, percepiscono la profonda portata di questo termine che anima le Penne nere. Infatti, per chi è stato Alpino e ha vissuto l’Alpinità tramandata dai “veci”, la parola “cor-data’’ sta a significare: continuità, spirito di corpo, senso del dovere, fede, fermezza, pacatezza e prova di coraggio espressa “con cuore.”
La cor-data alpina esprime e sintetizza il senso profondo dell’ALPINITÀ; retaggio di un carattere e di una natura plasmata da un ambiente particolare. Lontano dal frastuono quotidiano delle città, nel solenne silenzio interrotto da vaghi stridi aquilini, la montagna agisce e plasma l’indole di chi vive la sua natura elementare e severa. Cime imponenti fra nuvole, dirupi e maestosi portali di pietra, guglie svettanti, ridenti e verdi vallate; tutto questo segna fatalmente l’anima alpina.
Quando chiamato dal dovere della naja, l’Alpino incontra la fata morgana delle cime, nell’abbraccio fatidico del petto con la roccia, le mani diventano artigli e ramponi, cor-da e piccozza, la montagna si dona all’Alpino, diventando sposa posseduta che allo stesso tempo possiede. Per l’Alpino, la “cor-data” ha valore di continuità, fiducia, solidarietà nel commilitone, cameratismo, esaltazione, spirito di corpo e amor patrio; uno stato d’animo suggellato dal brivido dell’ascesi che determina una natura particolare che fa dell’uomo una Penna nera.
Aggrappati a pareti strapiombanti o a tetto, oppure su costoni di ghiaccio, in bilico tra l’abisso e il cielo, lentamente ascende la cor-data delle Penne nere; uno dopo l’altro, uniti da un unico cordone ombelicale di “cor-da’’, di fede e solidarietà, forte della fiducia, solidale col commilitone che lo precede o lo segue. È questa l’immagine che esprime al meglio il senso di continuità e di Alpinità.
Come maglie di una sola catena, chi è stato Alpino, anche se lontani dalle loro montagne, questi s’incontrano, si uniscono creando virtualmente una cordata ideale, coscienti di costituire una continuità, nella consapevolezza di essere custodi di una grande tradizione. La loro presenza è una consegna: tramandare ai giovani, i valori espressi dall’Alpinità e preservare il ricordo dell’epopea delle Penne mozze! Ovunque vi è un Alpino, la vi è Alpinità.