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Joe Ortona acclamato presidente

Montraél – È ufficiale: dal prossimo 6 novembre, Joe Ortona, avvocato Italo-Canadese perfettamente trilingue – papà di Isca sullo Ionio (CZ) e mamma di Cattolica Eraclea (AG) – prenderà le redini della English Montreal School Board (EMSB), di cui da 2 anni era già vicepresidente, dopo che nel 2014 era stato eletto commissario per rappresentare il distretto di Rivière des Prairies. Una Commissione, quella della English Montréal, che negli ultimi tempi è salita agli onori della cronaca per le dimissioni, prima della presidente Angela Mancini e poi della Direttrice generale Anne-Marie Matheson, finendo per essere messa sotto tutela dal governo Legault. La EMSB, la più importante Commissione inglese del Québec, conta oggi circa 44.000 iscritti ed è formata da 35 scuole Primarie, 16 Secondarie, 14 Istituti specialistici e ben 12 Centri per adulti; con un budget annuale di 280 millioni di dollari.

C’era tempo fino a domenica 27 settembre per farsi avanti: essendo stato l’unico a candidarsi, non saranno più necessarie le elezioni originariamente fissate per il 1º novembre. Joe Ortona è di fatto il presidente in pectore della EMSB per i prossimi 4 anni: scelto per acclamazione, si insedierà ufficialmente alla guida della Commissione il 6 novembre, per un mandato di 4 anni; e in consiglio potrà contare su 9 commissari su 10 (+ 4 rappresentanti dei genitori). Joe Ortona segue così le orme del padre, Rosario, prof. di Matematica molto stimato nella Comunità, anche lui commissario dal 2014 al 2020, ma per il distretto di Montréal-Est-Anjou-Rosemont-Mercier–Hochelaga-Maisonneuve. “È stato lui il primo a parlarmene, ci ho riflettuto ed ho pensato che potesse rivelarsi una bella opportunità”, ci ha confidato per telefono il neo-presidente, che, dopo aver studiato Criminologia all’Università di Montréal ed essersi laureato in Giurisprudenza all’Università di Ottawa, ha lavorato come avvocato presso la Procura alla Corte municipale di Montréal, prima di mettersi in proprio, come avvocato penalista, ed aprire uno studio legale indipendente. “La scuola quebecchese – ha proseguito Ortona – sta attraversando un momento complicato, viste le misure inadeguate disposte dal governo per affrontare la pandemia, con insegnanti, genitori e studenti che restano molto preoccupati. Per quanto riguarda le scuole inglesi, lo scorso febbraio il governo ha voluto abolire le Commissioni scolastiche, che però sono tutelate dall’art. 23 della Carta canadese dei diritti e delle libertà, ed è per questo che abbiamo vinto la causa, sia alla Corte Superiore che alla Corte di Appello, per bloccare l’applicazione immediata della legge. Il processo vero e proprio si terrà a dicembre, ma nel frattempo la nuova misura non sarà applicata fino a sentenza definitiva. Con lo stesso governo, poi, ci sono altre cause pendenti : come la legge 21 sulla laicità, che vieta agli insegnanti di indossare simboli religiosi, e la decisione di concedere alcune nostre scuole alla Commissione francofona della Pointe-de-l’Île. Diciamo che il rapporto con l’esecutivo non è dei migliori”.

LE RESPONSABILITÀ. “Come presidente, tra le mie responsabilità rientra l’ascolto della Comunità, di cui porterò le istanze davanti al consiglio; informare il consiglio stesso sui rapporti e le discussioni con altre Commissioni scolastiche, o il Ministero dell’Istruzione Pubblica; e garantire i servizi adeguati agli studenti, così come lo stanziamento delle risorse appropriate per la manutenzione degli istituti scolastici”.

LE PRIORITÀ DEL SUO PROGRAMMA. “Prima di tutto, ce la metterò tutta per vincere tutte le vertenze legali con il governo del Québec. Poi mi batterò per potenziare l’istruzione in francese, in modo che tutti gli studenti che si diplomano nelle scuole secondarie inglesi possano essere perfettamente bilingui. Quindi è necessario migliorare le infrastrutture: abbiamo delle scuole centenarie, è importante preservarle nelle migliori condizioni. E questo comporta degli investimenti. Infine bisogna puntare sul marketing: in base alla legge vigente, la famosa legge 101 del 1977, gli anglofoni possono scegliere di mandare i figli dove vogliono, mentre i francofoni e gli immigrati sono obbligati ad iscriverli in quelle francesi. In questo modo non possiamo portare nuovi alunni nelle nostre scuole. Senza contare che c’è pure chi preferisce le scuole private, o quelle pubbliche, ma francesi.  Dobbiamo avviare una campagna di promozione perché abbiamo delle scuole magnifiche. Ed è nostro dovere provare a convincere i genitori anglofoni che non mandano i propri figli nelle scuole inglesi. Mettendo in luce, per esempio, che, in base agli ultimi dati sul tasso di laureati, la EMSB vanta la percentuale più alta fra tutte le Commissioni scolastiche del Québec. Siamo allo stesso livello delle scuole private, grazie ad insegnanti di alta qualità”. (V.G.)

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