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Joe Avati torna a Montréal con il suo show ‘When I Was Your Age’

20-21-22 settembre: 5 spettacoli al Centro Leonardo Da Vinci

 

“Uno show pulito, adatto a tutta la famiglia, che mette insieme diverse generazioni ironizzando sulle differenze” 

 

MONTRÉAL – “I miei genitori da Reggio Calabria sono immigrati in Australia, dove io sono nato. Mio padre aveva una sala banchetti, io ero un bambino tranquillo e anche timido”. Così ci dice Joe Avati, il grande comico italo-australiano popolare anche nel Regno Unito, negli Stati Uniti e in Canada. Cresciuto a Five Dock, un sobborgo di Sydney, Joe ha studiato Food Sciences all’Università, lavorando poi nella ristorazione. Quando ha iniziato a formare il materiale per la sua stand-up comedy, faceva il gelataio. Ha iniziato ad esibirsi come cabarettista nel 1995. Il suo spettacolo teatrale ‘Il Dago’ ha vinto i premi Most Outstanding Club Performers of the Year e Best Comedy Act del 2007. A partire dal 2012, è stato uno dei più grandi esportatori del comic australiano e il comico bilingue più venduto al mondo. A partire dal 2018, Avati ha detenuto il record per lo spettacolo comico più venduto in Canada. La sua comicità da grande osservatore gli è valsa il paragone con Jerry Seinfeld e nelle promozioni viene definito “il Seinfeld italiano”.

 

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Le sue osservazioni sono tratte dalla vita intorno alla sua famiglia italiana. I personaggi e i tratti citati da Joe sembrano essere universali nelle famiglie italiane all’estero. Joe è diventato uno dei punti di riferimento internazionali del genere, ispirato alla sua esperienza come figlio di immigrati italo-australiani, affermandosi come uno dei primi comici etnici in Australia e, in seguito, sulla scena mondiale, come dimostrano i suoi tour sold-out in patria, ma anche in UK e in Nord America. Nel 2014 è stato nominato comico dell’anno e ha ricevuto recensioni entusiastiche dai più grandi media del mondo. “Faccio tournée in Canada da 23 anni, ho iniziato nel 2001. A Montréal avrò fatto un centinaio di spettacoli. A volte metto un po’ di dialetto calabrese insieme all’inglese. Tocco anche degli argomenti controversi come la ‘cancel culture’ e la mentalità woke, ma nei miei show non ci sono mai doppi sensi o parolacce, lo spettacolo è pulito e dico sempre che le famiglie possono venire portando tutte le generazioni che ne fanno parte. Mi rende fiero vedere in sala nonni, genitori, figli e nipoti. Qualcuno veniva da ragazzino a vedermi e torna oggi in sala con i bambini. In 30 anni di carriera alcuni sono cresciuti insieme a me”. E, infatti, il suo show When I Was Your Age, mette l’accento ironico sulle differenze generazionali, dando una svolta esilarante alle complessità della genitorialità moderna, offrendo riflessioni su come i tempi sono cambiati da quando lui era adolescente negli anni ‘80. “Ai miei spettacoli chiedo di tenere il ‘politically correct’ fuori dalla porta. Il Canada è più difficile in questo senso, il pubblico è sensibile. Come a Los Angeles. Invece a New York, per esempio, un comico può facilmente fare satira su quello che vuole. Ma adoro la ricettività del pubblico italo-montrealese. In Italia trovo che gli italiani sono più permalosi, si offendono! Ci tengo a dire comunque che lo spettacolo, anche se si ripete da anni, non è sempre uguale a sé stesso perché è sempre aggiornato sull’attualità, sulle cose che accadono di recente. È sempre nuovo, perché gli spunti sono continuamente tanti”. Tra le tante prossime date, dopo Milano, Roma, Roccella Ionica, Londra… il 20-21-22 settembre a Montréal, al Centre Leonardo da Vinci, 5 spettacoli: https://joeavati.com/events/; https://cldv.ca/events-calendar/

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