Foresta incantata, luci, colori ed effetti sonori… sto parlando del Jardins de lumière del Jardin Botanique di Montréal! Ogni anno, nei mesi di settembre e ottobre, i giardini di Cina, Giappone e Prime Nazioni si illuminano di ornamenti celesti al tramonto, per permettervi una esperienza travolgente immersi nella natura. Jardins de lumière presenta sempre un tema poetico diverso, che si riflette nelle lanterne e nella speciale programmazione che ruota attorno all’evento. Le installazioni luminose, interattive e coinvolgenti, sono create per incoraggiare il dialogo tra l’uomo e la natura. L’esperienza è adatta a tutta la famiglia ed è anche un’idea perfetta per una serata romantica. Proprio qualche giorno fa, sono andata a fare una passeggiata serale in questo luogo incantato e voglio raccontavi la mia esperienza. Innanzitutto, parliamo dei prezzi. In questo momento c’è una piccola riduzione perché le serre sono chiuse per manutenzione e riapriranno per le Frissons d’Halloween (27 set. – 31 ott.). Attualmente, un adulto paga 15.75 $ se è residente a Montréal, 20.75 $ se vive fuori città. I prezzi vanno a scalare a seconda dell’età. Inoltre, è possibile usufruire dei pacchetti famiglia e, fino all’8 ottobre, tutti i lunedì e martedì c’è uno sconto del 25%. Gli addetti fanno uscire le persone dal parco prima dell’inizio dell’esposizione serale, perciò non funziona più il trucchetto di entrare prima per non pagare il ticket. L’ingresso è situato al 4101, rue Sherbrooke Est, vicino alla fermata della metro Pie IX e allo Stadio Olimpico. Io, ovviamente, sono andata all’entrata in Boul. Rosemont ed era chiusa, quindi ho dovuto fare tutto il giro e ho perso mezz’ora, ma non ero l’unica.
A farmi compagnia c’erano un sacco di famiglie nella mia stessa situazione. Per giungere all’interno del giardino, dovete passare attraverso la prima installazione, ovvero un corridoio che rappresenta un’eclissi. Lì, è “d’obbligo” farsi una foto ricordo. A seguire, il percorso è interamente tracciato. Si passa, prima, davanti al Caffè Terrace (aperto dalle 17.30 alle 21.30), dove potete fare uno spuntino, per poi proseguire nello spazio suggestivo chiamato Un ode à la lune. In pratica, da una parte dell’installazione, ci sono diversi microfoni dalla forma lunare e, dall’altra parte, tanti alberi illuminati. I vari visitatori si divertono ad ululare alla luna e a sentire il proprio verso venir fuori dalla foresta. Dopodiché, passerete prima dal Jardin japonais, che si incentra sulle tematiche della raffinatezza e della sensibilità, poi dal Jardin des Premières-Nations, che rappresenta il ritmo della vita e, infine, arriverete al Jardin de Chine, che esprime la leggenda tipica cinese degli amants papillons. Il giardino giapponese rappresenta un luogo contemplativo e silenzioso: c’è un bagliore delicato che illumina questa prima parte di percorso e mette in risalto le diverse forme e trame che lo compongono. Vi suggerisco di prendervi del tempo, sedervi su una panchina e lasciarvi trasportare dalla bellezza di questo momento. Il giardino delle prima nazioni, invece, è caratterizzato da tanti effetti sonori e voci che parlano. È davvero affascinante. La parte della Cina è un’esplosione di colori e, in mezzo alla grande fontana centrale, viene proiettata una leggenda cinese. È molto difficile descrivere con le parole questo genere di esperienza perché, per comprenderla a fondo, bisogna viverla. Dunque, andateci e lasciatevi trasportare dai suoni, dalle luci e dai
colori.