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Italia leader nel settore delle nuove tecnologie per un’agricoltura sostenibile

di Alessandra Cori

 

AGRICOLTURA DI PRECISIONE E INTELLIGENZA ARTIFICIALE

 

Siccità, alluvioni, eventi climatici estremi rendono la produzione agricola oggi fortemente minacciata. L’agricoltura europea consuma un quarto delle risorse idriche sul territorio. Per questo diventa cruciale trovare soluzioni innovative e sostenibili che possano ridurre l’impatto ambientale, migliorare la produttività agricola, semplificare l’accesso ai finanziamenti necessari e supportare i comportamenti sostenibili dei consumatori.

 

L’Italia è il terzo mercato per importanza nel settore “agribiotech” all’interno dell’Unione Europea. Le imprese italiane della filiera agribusiness hanno contribuito all’export di prodotti Made in Italy per un importo superiore ai 64 miliardi di euro nel 2023, pari a circa il 38% dell’intera economia italiana. Le start-up agritech italiane sono addirittura in crescita con più di 340 aziende attive che hanno beneficiato di investimenti per circa 167 milioni di euro nel 2023. D’altronde, l’evoluzione del settore agribusiness su scala internazionale è strettamente legata a sfide globali come le epidemie, l’instabilità geopolitica e i cambiamenti climatici. L’agricoltura europea in particolare si trova ad affrontare una complessa combinazione di esigenze apparentemente poco conciliabili quali garantire una produttività sostenibile per rispondere alla crescente domanda di cibo, migliorare la qualità dei prodotti, affrontare le sfide del cambiamento climatico, rendere le proprie filiere più resilienti a shock come il conflitto ucraino. In questo contesto, le nuove tecnologie emergono come strumenti fondamentali per coniugare le esigenze di agricoltura e sostenibilità climatica, ambientale, sociale e produttiva. Un primo approccio innovativo per rendere il comparto agroalimentare più sostenibile è costituito dalla “precision agriculture”, che utilizza sensori intelligenti per monitorare in tempo reale le condizioni delle colture e del suolo, contribuendo ad aumentare la produttività e a ridurre l’uso di risorse. Un esempio concreto è rappresentato dall’uso di droni e sistemi GPS per la mappatura precisa dei campi, che permette agli agricoltori di fare ricorso ai fertilizzanti solo dove necessario, migliorando così l’impronta di sostenibilità dell’intera produzione. L’adozione di queste tecnologie avanzate può portare a un incremento significativo dei rendimenti, con un aumento che può variare dal 20% al 30%, grazie all’ottimizzazione delle tecniche di semina, irrigazione e raccolta, nonché una diminuzione dei costi legati a fertilizzanti e pesticidi, che si attesta tra il 10% e il 20%.

 

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Un ulteriore settore di punta dell’agribiotech di ultima generazione riguarda le Tecniche di Evoluzione Assistita (TEA), note anche come “genome editing” e “cisgenesi”, che permettono di selezionare piante, animali o cellule capaci di garantire una produzione adeguata di alimenti aumentandone il valore nutrizionale e la salubrità in un contesto il più sostenibile possibile.

 

Non da ultime, le innovazioni nel campo dell’Intelligenza Artificiale e in particolare dell’apprendimento automatico possono essere impiegate per analizzare grandi quantità di dati, fornendo agli agricoltori informazioni preziose per ottimizzare le loro operazioni.

La sinergia tra innovazione tecnologica e politiche di sostenibilità è la chiave per affrontare le sfide future e costruire un agribusiness resiliente e prospero. Affrontare le sfide poste dalla modernizzazione dell’agricoltura significa navigare attraverso un mare di opportunità finanziarie e strategiche, che spaziano dal contesto globale a quello locale.

 

È essenziale una visione complessiva per capitalizzare al meglio le risorse disponibili, come dimostra il sostanzioso budget di 387 miliardi di euro stanziato dalla Politica Agricola Comune (PAC) per il periodo 2023-2027, volto a incentivare uno sviluppo sostenibile del settore. Di fronte a questo panorama ricco e complesso, è imperativo un invito alla coordinazione. Gli attori coinvolti devono rendere sinergici gli sforzi e ottimizzare l’uso delle risorse finanziarie per superare le sfide dell’innovazione tecnologica in agricoltura.

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