(Adnkronos) – “Israele ha accettato una tregua di un giorno a condizione che vi sia una supervisione internazionale”. Lo riporta il sito all-news egiziano ‘Al-Qahera News’ citando fonti governative senza fornire ulteriori informazioni.
A riportare in precedenza l’accelerazione dei negoziati tra Israele e Hamas per concordare un cessate il fuoco era stata la tv satellitare Al Jazeera che, citando fonti proprie, parlava della “mediazione del Qatar” riguardano anche la questione di rapiti a Gaza e prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane.
Lo scorso 7 ottobre, durante il sanguinoso attacco a Israele in cui sono stati uccisi oltre 1400 civili, Hamas ha rapito 233 persone, fra cui anche neonati, bambini piccoli e persone anziane. Al momento sono state liberate solo quattro donne.
Musa Abu Marzuk, membro del Polibur di Hamas in visita a Mosca, in un’intervista all’agenzia stampa russa Ria Novosti, ave riferito che Hamas è pronto a liberare gli ostaggi civili, ma i bombardamenti israeliani lo impediscono. La maggior parte degli israeliani ha un doppio passaporto: “Russia, Stati Uniti, Francia, Spagna e Italia, e molti paesi si sono rivolti a noi con richieste riguardanti i loro cittadini detenuti nella Striscia di Gaza, compresi gli amici russi – ha detto Abu Marzuk – sulla richiesta russa siamo più positivi e attenti, a casa della natura dei nostri rapporti con la Russia”. Malgrado abbiano altre cittadinanze, “tutti quelli catturati sono per noi israeliani”, ha aggiunto.
Il quartier generale di Hamas a Gaza si trova sotto l’ospedale centrale Shifa. Lo ha denunciato il portavoce dell’Idf Daniel Hagari, secondo cui da lì, accessibile solo attraverso vari tunnel sotterranei e da alcune unità dell’ospedale, con cui condivide anche la rete elettrica. arrivano gli ordini ai membri di Hamas e viene coordinato il lancio di razzi contro Israele. Hagari ha sottolineato che all’interno dello Shifa si trova uno dei centri di controllo di Hamas, gestito dal servizio di sicurezza dell’organizzazione. “L’ospedale ha 1.500 letti e circa 4.000 membri del personale che formano uno ‘scudo umano’ per i leader”, ha detto il portavoce.