Il governo Trudeau mette alla porta Zhao Wei, un diplomatico dal Consolato cinese di Toronto, accusato di atteggiamenti
minacciosi e intimidatori nei confronti del deputato conservatore Michael Chong:
dovrà lasciare il paese entro cinque giorni
OTTAWA – La Ministra degli Affari Esteri Melanie Joly ha annunciato la decisione di espellere il diplomatico cinese Zhao Wei, che avrebbe cercato di intimidire la famiglia a Hong Kong del deputato conservatore, Michael Chong. “Il Canada ha deciso di dichiarare Zhao Wei persona non grata“, ha fatto sapere la Ministra tramite un comunicato del Global Affairs Canada reso pubblico nel pomeriggio di lunedì 8 maggio. E poi: “Non tollereremo nessuna forma di interferenza straniera nei nostri affari interni. I diplomatici in Canada sono già stati avvertiti che se avranno comportamenti simili saranno rispediti a casa”. La decisione è stata presa considerando con estrema attenzione tutti i fattori coinvolti, comprese le probabili misure di ritorsione e rappresaglia di Pechino. La settimana scorsa, Joly aveva chiesto al suo Viceministro di convocare l’Ambasciatore cinese in Canada, Cong Peiwu, per informarlo sulla vicenda, specificando che tra le opzioni c’era anche quella dell’espulsione. Subito dopo, l’Ambasciatore aveva espresso tutta la sua irritazione, protestando vigorosamente. Come ha rivelato il ‘Globe and Mail’, citando informazioni provenienti dai Servizi segreti canadesi (SCRS), il deputato Chong sarebbe stato preso di mira in un tentativo di indimidazione dopo aver depositato alla Camera dei Comuni, nel 2021, una mozione che condannava la condotta di Pechino nei confronti degli Uiguri.
Parallelamente alla decisione del governo, sempre lunedì è stata approvata dalla Camera dei Comuni una mozione presentata dal Partito conservatore, con il sostegno di tutti gli altri partiti di opposizione, in cui si chiede all’esecutivo di assumere azioni ancora più incisive contro la Cina: “Alla luce delle tattiche di intimidazione che la Repubblica popolare cinese pone in essere contro molti canadesi di origine cinese nelle Comunità della diaspora in tutto il paese – recita il dispositivo – i parlamentari del Partito Conservatore, del Bloc Québecois, dell’NDP e dei Verdi chiedono al governo di: 1. Creare un registro degli agenti stranieri come quelli esistenti in Australia e negli Stati Uniti d’America; 2. Istituire un’inchiesta pubblica nazionale sulla questione dell’interferenza straniera nelle elezioni; 3. Chiudere le stazioni di polizia gestite in Canada dalla Repubblica popolare cinese; 4. Espellere tutti i diplomatici della Repubblica popolare cinese coinvolti in questi affronti alla democrazia canadese”. (V.G.)