(Adnkronos) – La ricerca e l’innovazione tecnologica possono essere un volano importante per la salute e la sicurezza sul lavoro anche grazie all’Inail. Questa la sintesi di un incontro svoltosi oggi pomeriggio in occasione del Forum della ricerca Made in Inail. “Il tema della sicurezza – ha spiegato Cesare Damiano consigliere di amministrazione dell’Inail – viene visto come un costo. Nonostante gli sforzi non si riesce a scendere al di sotto dei 3 morti sul lavoro al giorno. La ricerca è importante, però agli ingegneri dico quando progettate una macchina pensate alla produttività, ma anche alla salute e sicurezza dei lavoratori. La ricerca è dunque importante per contrastare il fenomeno degli infortuni”. “La nostra missione – ha detto Augusto De Castro, direttore generale del competence center Made – è di informare le aziende per mettere in atto un trasferimento di competenze attraverso la formazione. Abbiamo organizzato workshop e webinar per far verificare alle aziende come le tecnologie possano essere applicate in diversi settori”.
“Grazie a progetti di collaborazione con l’Inail – ha aggiunto Giorgio Metta, direttore scientifico dell’Istituto italiano di tecnologia – abbiamo trovato diverse soluzioni. Negli anni abbiamo trasformato in vera innovazione le tecnologie realizzate nei nostri laboratori, in modo che l’utente finale fosse coinvolto fin dall’inizio”. Per Giovanna Spatari, prorettrice dell’Università di Messina e presidente della Società italiana di medicina del lavoro “noi abbiamo una popolazione lavorativa che deve fare i conti con le nuove tecnologie. L’Inail ha un ruolo importante per la riabilitazione e il reinserimento dei lavoratori infortunati. Abbiamo assistito ad una riduzione delle malattie gravi ed importanti”.
“La salute e la sicurezza sul lavoro è un binomio costituzionale. I vigili del fuoco sono dei lavoratori ad altissimo rischio. La tecnologia consente ai lavoratori di lavorare in maggiore sicurezza”, ha chiarito Laura Lega, capo dipartimento dei Vigili del fuoco, del Soccorso pubblico e della Difesa civile. “Il problema reale – ha ricordato Paola Girdinio, presidente del competence center Start 4.0 – è dato dalla formazione che deve far cambiare il comportamento da adottare sul posto di lavoro”. “La formazione per la sicurezza – ha sottolineato Antonella Polimeni, rettrice di Sapienza Università di Roma – devono cominciare proprio dai più giovani, primi fruitori della politica di sicurezza nei luoghi di lavoro. Su questo Inail e il nostro ateneo hanno stretto un accordo quadro in seguito al quale è stato attivato un master di secondo livello, giunto alla seconda edizione”.