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Influenza australiana e virus sinciziale, ospedale Meyer di Firenze preso d’assalto

(Adnkronos) – L’ondata di virus sinciziale, influenza australiana e, in misura molto ridotta, Covid non si arresta. E anche se da qualche giorno si registra una lieve riduzione degli accessi, la situazione nell’ospedale pediatrico Meyer di Firenze resta critica. Ormai da settimane il Meyer è preso d’assalto, con un’affluenza record in molti reparti. La situazione resta particolarmente impegnativa in Rianimazione, dove tutti i quindici posti letto sono stati occupati: per fronteggiare nuovi casi di emergenza è stato necessario predisporre anche due letti aggiuntivi, pronti per essere utilizzati. 

A provocare il tutto esaurito, la combinazione tra il virus sinciziale, responsabile di bronchioliti molto aggressive nei piccoli, e l’influenza, che quest’anno è arrivata in anticipo. La Rianimazione è occupata da pazienti che arrivano da tutti gli ospedali della Regione e che sono molto piccoli: pochi mesi o comunque non più di un anno. La metà di loro presenta una insufficienza respiratoria che richiede il ricorso all’intubazione. In questo momento, inoltre, ben diciotto pazienti necessitano di un trattamento di ossigeno ad alti flussi. 

La situazione non è facile neppure al Pronto soccorso, ma per la prima volta, dopo giorni davvero difficili – con punte di 180-200 accessi giornalieri registrati nel fine settimana – si registra una lieve flessione. 

Continua a essere sotto stress anche il reparto di Pediatria, che, a fronte dei 42 posti letto disponibili, ha accolto settanta bambini. 

“L’ultimo report dell’Istituto Superiore di Sanità che monitora l’andamento dell’influenza – spiega Massimo Resti, che dirige la Pediatria del Meyer – mostra che rispetto agli anni passati ci troviamo in uno scenario di intensità molto alta, con un’incidenza elevatissima in età pediatrica. Basti pensare che l’incidenza nella popolazione generale è pari a 15,54 casi per mille assistiti, mentre nella fascia tra zero e quattro anni è pari a 50,62. I numeri degli ultimi giorni lasciano però sperare nel fatto che abbiamo raggiunto il cosiddetto plateau”. 

Per fronteggiare la situazione di emergenza, la Direzione dell’Ospedale pediatrico ha convocato due riunioni urgenti con i sindacati: due incontri necessari per condividere modelli organizzativi che consentano la continuità delle cure nelle situazioni più critiche. Ma soprattutto per riconoscere la disponibilità e la professionalità degli operatori del Meyer che, ancora una volta, si sono dimostrati all’altezza di una situazione davvero difficile.  

“L’Ospedale è sotto una pressione eccezionale. Il personale medico, infermieristico e di assistenza sta lavorando sia nelle Pediatrie che nei reparti intensivi in modo encomiabile per fornire assistenza a tutti i bambini che necessitano di cure e a loro esprimiamo in questo momento un sentimento di gratitudine per l’opera instancabile e per il grande senso di appartenenza in questa nuova grave emergenza pediatrica. Un ringraziamento anche alle organizzazioni sindacali con cui c’è stata la massima e costante condivisione delle misure necessarie a fronteggiare questa grave crisi che colpisce i più piccoli”, dichiara Alberto Zanobini, direttore generale del Meyer. 

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