OTTAWA – Un’usanza religiosa, antica e radicata, che forse mal si concilia con la laicità dello stato canadese. È il ragionamento alla base della mozione presentata martedì dal Bloc Québécois per cancellare la preghiera che viene recitata ogni giorno all’inizio dei lavori alla Camera dei Comuni. Le tradizioni, però, sono dure a morire. Fanno parte del nostro patrimonio storico e culturale.
E così i voti contrari alla mozione sono stati 266: quasi la totalità dei deputati Conservatori e Liberali, più quattro parlamentari dell’NDP. Il leader del Nuovo Partito Democratico, Jagmeet Singh, di fede sikh, ha sostenuto la mozione del Bloc. In tutto, solo 56 deputati hanno votato a favore, ovvero i parlamentari del Bloc Québécois, la maggior parte dei Neodemocratici ed il liberale Nathaniel Erskine-Smith.
“Il Canada si conferma un Paese religioso, un Paese monarchico, valori con i quali ovviamente il Québec non si identifica”, ha tuonato il leader del Bloc Québécois, Yves-François Blanchet. A presentare la mozione era stato il deputato del Bloc Martin Champoux, la cui proposta era quella di modificare il regolamento sostituendo la lettura della preghiera con un momento di meditazione di due minuti. Gli altri tre partiti, dal canto loro, hanno sostenuto che è stata una forzatura e che ci sono questioni molto più urgenti come l’aumento dell’inflazione, la crisi climatica e la guerra in Ucraina. Alla fine, i deputati Liberali e Neodemocratici hanno votato secondo coscienza, mentre i Conservatori hanno seguito la linea del partito, fermamente contraria alla mozione.
Qui di seguito la preghiera recitata alla Camera de Comuni:
«Dieu tout-puissant, nous te remercions des nombreuses grâces que tu as accordées au Canada et à ses citoyens, dont la liberté, les possibilités d’épanouissement et la paix. Nous te prions pour notre Souveraine, la Reine Elizabeth, et le (la) Gouverneur(e) général(e). Guide-nous dans nos délibérations à titre de députés et aide-nous à bien prendre conscience de nos devoirs et responsabilités. Accorde-nous la sagesse, les connaissances et la compréhension qui nous permettront de préserver les faveurs dont jouit notre pays afin que tous puissent en profiter, ainsi que de faire de bonnes lois et prendre de sages décisions. Amen».“Dio Onnipotente, ti ringraziamo per le numerose grazie che hai concesso al Canada e ai suoi cittadini, tra cui la libertà, le opportunità e la pace. Preghiamo per la nostra Sovrana, la Regina Elisabetta, e per il/la Governatore/trice Generale. Guidaci nelle nostre deliberazioni come membri del Parlamento ed aiutaci ad essere pienamente consapevoli dei nostri doveri e delle nostre responsabilità. Donaci la saggezza, la conoscenza e la comprensione affinché le benedizioni ci cui gode il nostro Paese siano a vantaggio di tutti ed affinché possiamo emanare buone leggi e prendere decisioni sagge. Amen”.