OTTAWA – Giovedì 11 aprile, il Primo Ministro francese, Gabriel Attal, atterrato a Ottawa il giorno prima, ha celebrato con il suo omologo Justin Trudeau i “valori condivisi” dai due Paesi in un momento in cui “soffiano venti avversi che vogliono mettere in discussione il progresso e i diritti umani”. “Canada e Francia parlano la stessa lingua, non solo il francese, ma la lingua dei valori condivisi”, ha dichiarato Attal, parlando di “libertà, rispetto della legge, umanesimo”. “In questi tempi complicati per il mondo, è ancora più importante riunirsi tra amici e rinnovare l’impegno a continuare a lavorare per promuovere i nostri valori condivisi”, come “la democrazia, la libertà e lo stato di diritto” ha aggiunto Trudeau. Attal e Trudeau hanno quindi ribadito il loro sostegno all’Accordo economico e commerciale globale (CETA), minacciato dai venti protezionistici che soffiano anche in Francia. Il 21 marzo scorso, infatti, il Senato francese ha votato contro il patto commerciale, mettendone a repentaglio la ratifica. Il trattato di libero scambio, ricordiamolo, è applicato in via provvisoria dal settembre 2017. “E continua ad applicarsi”, ha insistito il Primo Ministro Attal nella conferenza stampa congiunta con il suo omologo canadese. Attal ha citato tra gli obiettivi della sua visita quello di “dare nuovo slancio” alla cooperazione tra i due paesi, in particolare nelle questioni commerciali e ambientali. Intelligenza artificiale e decarbonizzazione dei trasporti: “Sono molti i temi sui quali sono sicuro che potremo andare avanti insieme in modo molto fruttuoso”, ha dichiarato.
Venerdì 12, poi, il Primo Ministro francese si à trasferito a Québec city. Non soltanto la lingua francese è intrinsecamente legata alla cultura e all’economia, ma rappresenta anche un “vettore di coesione e integrazione sociale”: lo hanno affermato i Primi ministri del Québec, François Legault, e della Francia, Gabriel Attal, in una dichiarazione congiunta dopo un bilaterale. Entrambi hanno sottolineato di condividere valori come la laicità, l’uguaglianza di genere e la libertà di espressione. Al termine del 21° incontro dei Primi Ministri di Francia e Québec, Legault e il suo omologo Attal hanno firmato un nuovo documento in cui riaffermano l’importanza della lingua francese per le due nazioni, all’indomani del discorso pronunciato da Attal all’Assemblea nazionale (l’ultima volta a farlo era stato Laurent Fabius nel 1984). Un discorso che ha ricevuto l’ovazione dei parlamentari per l’accento messo su lingua francese e laicità: “La laicità – ha detto Attal – è la condizione della libertà, dell’uguaglianza e della fraternità”. Con la Francia che ospiterà il 19° vertice della Francofonia il prossimo autunno, i due Primi ministri hanno riconosciuto la necessità di promuovere la lingua, anche negli spazi digitali, visto che attualmente gli algoritmi di grandi piattaforme come Google, Amazon o Facebook, offrono principalmente contenuti in lingua inglese. (V.G.)