…Scienza perché un’opera del genere necessita una conoscenza profonda di architettura, resistenza dei materiali, geologia, vulcanologia, chimica…
… Mistero perché non si capisce il motivo di tanto spreco, né che cosa spinge i politici a costruire delle strutture così imponenti senza sapere quale vantaggio porta e a chi, né quanto costerà la manutenzione.
Se davvero riusciranno a finirlo, sarà una meraviglia. Basta pensare ai ponti sospesi più lunghi del mondo per avere un’idea della sua grandezza:
Canakkale (Turchia) con i suoi 2,023 m. (nel 2022), Akashi Kaikyo (Giappone) con 1,991 m. (nel 1998), Yangsigang (Cina), 2,019 m. (nel 2019), Golden Gate (California) 1,280 m. (nel 1937).
Ponte sullo stretto 3,200 m, 1 km in più del ponte più lungo.
Ecco alcune considerazioni che hanno spinto il Governo Italiano ad intraprendere tale lavoro
(dal Sito Stretto di Messina): “Riduzione del tempo di viaggio: un’ora per i mezzi leggeri, 1.5 ore per i mezzi pesanti, 2 per i treni”.
“Il Ponte si inserisce nel tracciato del Corridoio multimodale Scandinavo-Mediterraneo, un asse nord – sud considerato dall’UE di cruciale importanza, un’arteria ferroviaria commerciale che attraverserà l’Europa da Helsinki e Stoccolma fino a Palermo e Catania per raggiungere Malta”. Avete letto bene MALTA!
“Scopo principale del sistema infrastrutturale è quello di rendere più sostenibile il trasporto di merci e passeggeri riducendo l’impatto ambientale spostando la circolazione da gomma a rotaia, facilitando allo stesso tempo il commercio attraverso la rimozione dei colli di bottiglia che attualmente causano rallentamenti e ritardi”.

Resiste a venti con velocità fino a 216 Km orari.
Resiste a terremoti di magnitudo 7.1 della scala Richter (sisma che distrusse Messina nel 1908).
Costo stimato in 13,5 miliardi di Euro.
Mi piacerebbe far venire a Montréal i geni della politica italiana e far loro attraversare il Tunnel Hippolyte Lafontaine nell’ora di punta (un’ora). Quelli che l’hanno ideato si sono scordati che un’opera del genere necessita una manutenzione speciale che costa più della costruzione iniziale. Poi magari mostriamo l’aeroporto più grande e inutile del Nord America, Mirabel; lo stadio Olimpico, bellissima opera d’arte concepita senza alcuna conoscenza delle condizioni climatiche del Québec, e lo stiamo ancora pagando. E, considerando la resistenza ai terremoti, ci vuole proprio una sfera di cristallo per affermare (come fano gli scienziati che hanno valutato le condizioni climatiche e la geologia) che un terremoto come quello di Messina succede ogni duemila anni e che 7.1 sulla scala Richter è il massimo che si può avere nelle faglie dello stretto.
Oggi sappiamo che i fenomeni naturali sono aumentati in quantità e imprevedibilità: in Giappone nel 2011 si è raggiunto il 9.2, nell’Alaska nel 1964 si è avuto un sisma pari a 9.2, in Cile nel 1960 un catastrofico 9.5. Gli uragani che, fortunatamente nascono nell’Atlantico e vanno verso Ovest, o nell’Oceano Pacifico, hanno venti che spirano dai 200 ai 300 km orari, terremoti sottomarini possono provocare tsunami con onde di 40 m (2011 in Giappone). Tutto questo può anche essere un’iperbole, ma quello che è più interessante per i politici è che un’ora del nostro tempo vale certamente 13.5 miliardi di Euro e Malta è davvero un enorme mercato per i nostri prodotti.
Trascuriamo così le strade della Calabria e della Sicilia, gli ospedali, le scuole, gli edifici pubblici, gli inceneritori, gli acquedotti e tutti i corsi d’acqua… avremo un ponte (forse) che batterà tutti i record!