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Il Presidente del PICAI Moreno Fermini nella redazione de Il Cittadino
Il PICAI non ci sta

Il Ministero degli Affari Esteri non ha concesso i finanziamenti all’ente gestore

 

L’incontro alla Farnesina che ha portato all’accordo del 9 giugno 2023. Da sinistra il Dr. Marco Maria Cerbo, la Senatrice Francesca La Marca
e il Presidente del PICAI Moreno Fermini

 

Il presidente Moreno Fermini ha voluto fare alcune precisazioni in merito alle motivazioni addotte dal MAECI che sono all’origine del provvedimento che esclude dai finanziamenti annuali l’istituzione culturale italo-canadese di Montréal, il PICAI, che attualmente presiede. Al riguardo, abbiamo sentito il punto di vista della Senatrice Francesca La Marca

 

MONTRÉAL Il PICAI, storico ente che si occupa della promozione della lingua e della cultura italiane a Montréal e nelle aree limitrofe, non ha ricevuto i finanziamenti da parte del MAECI (Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale) per gli anni scolastici 2023/2024 e 2024/2025. A darne la notizia è stato Il Cittadino Canadese nell’articolo dell’edizione del 6 marzo scorso dal titolo Via libera al CESDA e al bilancio consuntivo in cui, raccontando la prima riunione del Com.It.Es sotto la guida della presidente Anna Colarusso, ha rilevato come la domanda del PICAI non sia mai pervenuta sulla scrivania del Comitato degli Italiani all’estero. Questo perché, come spiegato dal Console Commerciale Fortunato Mangiola presente all’incontro, il PICAI non aveva i requisiti per richiedere i contributi ministeriali e, di conseguenza, il Com.It.Es ha potuto solo esprimere “parere positivo sulla richiesta di contributo (pari a 76 mila dollari) da parte dell’ente gestore CESDA”. Mentre, “l’ente PICAI non è stato ammesso al finanziamento dal MAECI, stante la situazione contabile debitoria pregressa”.

 

In proposito, il Presidente del PICAI, l’ingegnere Moreno Fermini, ha voluto dare conto dell’attuale situazione economico-finanziaria dell’Associazione – lo aveva già fatto nell’intervista rilasciata al nostro giornale, il cui articolo è stato pubblicato nell’edizione dell’8 novembre 2023 – sottolineando che “il Ministero non ha rispettato gli accordi in precedenza stipulati”.

 

“Leggendo l’articolo relativo alla prima riunione del Com.It.Es, appare a chi non conosce il dettaglio,  che il PICAI abbia un debito pregresso con il Ministero – ha esordito Moreno Fermini – cosa solo in parte veritiera. Si tratta di una richiesta di rimborso, di vecchia data e che si ripete dalla pandemia (a.s. 2020/2021), da parte del MAECI. Il Ministero ci aveva chiesto la restituzione immediata dei fondi non spesi, creandoci diverse difficoltà in considerazione dell’elevato aumento dei costi indotti dal Covid”. Questo debito, sottolinea il Presidente, era stato già saldato alla fine del 2021 dall’allora numero uno Iannuzzi, svuotando tutte le casse dell’ente. “L’anno dopo (a.s. 2021/2022) il MAECI, ci ha ridato un contributo, ma con quel poco che avevamo, non abbiamo potuto iniziare i corsi in presenza, in quanto i prezzi dei locali erano nel frattempo più che raddoppiati”. Ed è a partire da questa situazione che sono iniziate le nostre vicissitudini nel rapporto con il MAECI, secondo l’ingegnere Fermini. “A metà del 2022, il Ministero ci ha richiesto la restituzione del precedente finanziamento. Io, che ero diventato il nuovo presidente, ho trattato direttamente la questione. Con l’aiuto della Senatrice Francesca La Marca, abbiamo siglato, il 9 giugno 2023, alla Farnesina con il Dott. Marco Maria Cerbo (allora responsabile della sezione 5, oggi sostituito dal Dott. Filippo Romano), un accordo che prevedeva l’ammissione al progetto successivo di finanziamento (a.s. 2023/2024) e il saldo del ‘debito’ da parte del PICAI in quattro rate spalmate in tre anni, le quali sarebbero state decurtate dalle contribuzioni future”. In pratica, il MAECI aveva deciso comunque di assegnare un contributo finanziario al PICAI, dilazionando quanto da restituire nell’arco di tre anni. Più nello specifico, la prima e la seconda rata (con scadenza rispettivamente ottobre 2023 e giugno 2024) secondo quanto previsto dall’intesa con il Dott. Marco Maria Cerbo – così come si rileva dalla documentazione trasmessa dal Consolato Generale d’Italia a Montréal al presidente dell’ente – sarebbero state detratte dalla prima delle tre tranches previste dal finanziamento. Ma di questa intesa non si è tenuto assolutamente conto. Infatti, “Il 22 dicembre 2023, dopo averci comunicato più volte che eravamo stati selezionati per il progetto e che quindi ci avrebbero dato un contributo minimo in quanto alleggerito dalle rate, ci è stata notificata ‘la revoca dell’assegnazione del contributo previsto per il progetto relativo all’anno scolastico 2023/2024 e che il PICAI non avrebbe potuto altresì partecipare al bando del 2024/2025’ in applicazione della Circolare ministeriale 4/2022”. Tassativo: prima l’estinzione del debito e solo dopo la possibilità di godere dei finanziamenti annualmente assegnati. Questa la motivazione per cui Fermini afferma che dal Ministero “si sono rimangiati la parola nonostante la sottoscrizione e gli accordi stipulati”. Infine, Moreno Fermini ha evidenziato come “il PICAI ha comunque superato tutte le difficoltà grazie sia alle numerose iscrizioni pervenute che al supporto della Fondazione Comunitaria Italo-Canadese“.

 

Sull’intera vicenda, essendo stata chiamata in causa Francesca La Marca, Senatrice della Ripartizione Nord e Centro America, Il Cittadino Canadese l’ha interpellata e, con cortese disponibilità, ha espresso la sua personale valutazione. “Sono veramente amareggiata e delusa per quanto accaduto. Il PICAI ha sempre dimostrato nei suoi 55 anni di storia operatività, buona fede e, soprattutto, ha fornito un ottimo servizio, non solo alla Comunità italiana di Montréal, ma anche a tutti gli amanti dell’italiano, consolidando e promuovendo la diffusione della lingua e della cultura tricolori nella Provincia quebecchese”. Più nello specifico: “La circolare ‘Corsi di lingua e cultura italiana e altre iniziative scolastiche all’estero a cura degli enti gestori’ è stata oggetto di una prima modifica nel 2020 e, successivamente, nel 2022. A mio avviso, ci sono delle criticità: se da un lato si pretende – giustamente – maggiore trasparenza da parte degli enti gestori che devono spiegare nel dettaglio i progetti che intendono realizzare, dall’altro i criteri per attingere ai contributi ministeriali sono estremamente rigidi e, inoltre, non tengono conto del fatto che le associazioni debbano anticipare i costi, sempre più esosi, delle attività programmate”. Secondo la Senatrice La Marca, la soluzione migliore sarebbe quella di correggere la circolare. “Ho già fatto in passato un’interrogazione parlamentare e ho persino incontrato il Direttore Generale per la diplomazia pubblica e culturale De Pedys, senza però ottenere il risultato sperato”. La parlamentare ha concluso proponendo due ulteriori possibilità per cercare di risolvere nell’immediato questa disagevole situazione: “La presentazione da parte mia di un’altra interrogazione parlamentare, sui cui esiti sono piuttosto pessimista. In alternativa un incontro con il Direttore De Pedys, il Presidente Moreno Fermini e la sottoscritta, per chiarire meglio i termini del problema e cercare di ottenere un nuovo accordo favorevole alle richieste della prestigiosa istituzione”.

 

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