IL PUNTO di Agostino Giordano
IL 2015 ci lascia con una ferita profonda: quella del Bataclan, teatro parigino insanguinato dal terrorismo islamico. Si pensava che il mondo musulmano, al suo interno, avrebbe saputo curare ed estirpare il cancro del terrorismo, e invece l’ha lasciato crescere: la malapianta prima si batteva per scopi politici, ora per l’integralismo religioso. Prima compiva genocidi cristiani nei paesi musulmani d’origine, da qualche anno colpisce i cristiani direttamente in Occidente: e lo fa servendosi anche di cristiani convertiti all’islam. Un cancro del cui pericolo l’Europa e l’America si è accorta tardi, dopo che l’Isis si è ben attrezzata con armi e petrolio, e si è addirittura data una forma di stato, con il Califfato. Un magma che dalla Siria è già arrivato in Libia, a poche decine di miglia dalla Sicilia. E da lì minaccia un po’ tutti, Colosseo e Papa compresi. Il 2015 ha visto una Russia interventista: nel difendere la sua minoranza in Ucrainia (e costretta, per questo, a subire sanzioni economiche dall’Ue, a trazione Merkel), nello scatenare per primo la guerra all’Isis, nell’allearsi con il traballante siriano Assad; non senza aver sfiorato lo scontro con la Turchia di Erdogan, accusato,tra l’altro, di fare affari d’oro con l’Isis. Venti di guerra che hanno smosso dal letargo il presidente Obama, cristiano di fatto e musulmano di nome: da scettico su ogni tipo di intervento, in poche settimane si è convertito all’intervento di terra contro l’Isis, d’accordo con Putin (di cui, prima, scansava anche l’ombra). Miracoli della diplomazia e della politica, per estirpare la malapianta presto, prima che ammorbi il pianeta. Il 2015 ci ha regalato un’alluvione di migranti africani e mediorientali di proporzioni bibliche: l’Italia ha dovuto ‘subire’ (per intrinseca incapacità) questo tsunami umano, che poi ha preso d’assalto anche le coste greche e, non ultime, quelle turche. Pagando al mare un prezzo altissimo in vite umane. E attraverso filtri inesistenti, o quasi – specie nel ‘corridoio turco’ – tanti saranno stati i terroristi islamici entrati in Occidente. E proprio questo fenomeno migratorio ‘mai visto prima’, ha convinto molti Paesi europei a sterzare a destra: dalla Polonia alla Danimarca, dall’Ungheria alla Svizzera e all’Austria; e nella stessa Francia, il recente voto amministrativo ha visto la sinistra uscire annichilita. A livello internazionale, l’America Latina sembra abbandonare velocemente la sinistra, da Cuba all’Argentina; e in Indonesia è tornata la democrazia con San Suu Kyi. Anche il Canada ha avuto il suo cambio di premier, a Ottawa: il liberale Trudeau al posto del conservatore Harper. In Italia le cose vanno lentamente, gravate da pesi fiscali certi, promesse incerte e polemiche politiche alla brace. A Parigi, sembra che il mondo intero abbia trovato la quadra per rendere più vivibile il pianeta. Papa Francesco, sorprendendo tutti, ha indetto il Giubileo Straordinario della Misericordia; e l’ha già inaugurato, prima in Africa e poi a Roma. Speriamo che proprio questo Giubileo scuota la Cristianità e spenga l’odio terroristico islamico. Per il 2016, auguri di pace e di speranza! A tutti.