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Il Ministro Lametti all’ascolto della Comunità

MONTRÉAL – Una tavola rotonda al Centro Leonardo da Vinci (CLDV) per ascoltare le preoccupazioni e le istanze della Comunità Italo-Canadese, dopo 2 anni di pandemia, in un momento storico difficile, caratterizzato dall’instabilità geopolitica, con la guerra alle porte dell’Europa, e dalle forti sfide economiche, tra inflazione galoppante e carenza di manodopera. È lo spirito che ha caratterizzato l’incontro che, il 19 novembre scorso, ha visto una trentina di esponenti della Comunità (rappresentanti di organismi e associazioni, autorità politiche ed istituzionali, esponenti della stampa) rispondere all’appello del Ministro federale della Giustizia David Lametti, deputato di LaSalle-Émard-Verdun, e della deputata di Saint-Léonard-Saint-Michel, Patricia Lattanzio. All’incontro erano presenti, tra gli altri, il Senatore Tony Loffreda, la Console Generale d’Italia a Montréal Silvia Costantini, il Console d’Italia Felice Mangiola; il deputato federale di Alfred-Pellan, Angelo Iacono; la deputata provinciale di Jeanne-Mance-Viger, Filomena Rotiroti, l’ex Ministra provinciale, Rita de Santis; il sindaco di Saint-Léonard, Michel Bissonnet, con i consiglieri comunali Dominic Perri e Arij El Korbi; il presidente del Congresso Nazionale degli Italo-Canadesi, Regione Québec, Antonio Sciascia; il presidente dell’Ordine Figli d’Italia, Joe Fratino; Gaby Mancini per la Casa d’Italia; il direttore generale della Fondazione Comunitaria Italo-Canadese, Alex Loffredi; la storica della tradizione orale Joyce Pillarella, la presidente del CRAIC, l’avv. Maria Battaglia; e  la direttrice della Camera di Commercio Italiana in Canada, Danielle Virone. “Siamo al governo dal 2015 – ha detto il Ministro Lametti – e nel frattempo la nostra società ha vissuto importanti cambiamenti. Sono qui per ascoltarvi”.  

 

L’avvocato Tony Sciascia ha posto l’accento sulla necessità che il governo federale, dopo aver offerto le scuse ufficiali agli italo-canadesi per l’internamento durante la Seconda Guerra Mondiale, completi l’opera con un indennizzo di 16.5 milioni per finanziare progetti comunitari. Per il consigliere comunale Dominic Perri, il risarcimento per l’internamento non dovrebbe essere inferiore ai 50 milioni, fondi che servirebbero a riportare la Casa d’Italia alle sue origini ed a finanziare attività educative e culturali. Come la creazione di un museo permanente per ricordare il nostro passato, da Caboto (1497) fino all’ultima immigrazione di massa. In questo senso, il Senatore Tony Loffreda ha fatto sapere che esiste una proposta della CIBPA per allestire un’esposizione Italo-Canadese presso il Museo della Guerra a Ottawa, lamentando allo stesso tempo una scarsa coordinazione tra i diversi organismi comunitari. Una mancanza di sinergia ravvisata anche dall’On. Angelo Iacono, secondo cui le diverse Associazioni dovrebbero collaborare meglio per gli obiettivi comuni. Sono poi emerse, nel corso della discussione, perplessità sul fatto che ci siano pochi politici italo-canadesi, considerata la proporzione rispetto alla popolazione generale, e come le donne ed i giovani siano sottorappresentati nella vita comunitaria. L’avv. Maria Battaglia, presidente del CRAIC, ha sollevato la questione degli anziani che soffrono di solitudine. Danielle Virone, direttrice generale del CRAIC, ha auspicato un incremento dei rapporti economici e commerciali tra Canada e Italia in settori come tecnologia e innovazione. Secondo l’ex Ministra Rita de Santis, la nostra Comunità dovrebbe assumere un ruolo di leadership nei confronti delle altre Comunità etniche. Per la storica Joyce Pillarella bisogna pensare nuovi modi per coinvolgere i giovani, visto che il modus operandi tradizionale è inadeguato. Secondo Licia Canton, direttrice di Accenti, è una questione di inclusione e non bisogna lasciare indietro i non membri delle organizzazioni o marginalizzare Italo-Canadesi LGBTQ+ che sono professori, artisti e poeti. Per Gaby Mancini della Casa d’Italia, dopo un primo tentativo andato a vuoto, bisogna riprovare a raggruppare le diverse Associazioni Italo-Canadesi, mentre per Alex Loffredi, direttore generale della Fondazione Comunitaria, giovani e adulti hanno bisogno gli uni degli altri e devono lavorare insieme. Il Ministro Lametti ha preso nota di tutte le istanze sollevate, invitando tutti i partecipanti a collaborare per risolvere i problemi, fieri delle nostre radici ma sempre proiettati al futuro.

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