In migliaia in fuga dagli incendi del Nord-Ovest
Almeno 19 mila persone evacuate dalla città di Yellowknife. Sgomberato il campus dell’Università della Colombia Britannica
VANCOUVER – Migliaia di persone sono state evacuate nel Nord e nell’Ovest del Canada, dove i vigili del fuoco continuano a lottare contro incendi di rara vastità. “Almeno 19 mila persone sono state evacuate da Yellowknife”, ossia quasi la totalità della città, ha riferito Shane Thompson, Ministro dell’Ambiente dei Territori del Nord-Ovest, di cui Yellowknife è la capitale. Oltre 15.000 persone si sono allontanate via terra, 3.800 soono state evacuate per via aerea mentre sono almeno 300 i vigili del fuoco mobilitati nella lotta agli incendi. Alcune delle persone sgomberate sono arrivate sera all’aeroporto di Calgary nell’Alberta, 1.750 chilometri a sud di Yellowknife. Sono almeno 40 i voli apprestati per trasferire gli sfollati a Calgary, dove sono state messe a loro disposizione 495 camere di albergo. Sono quasi 400 gli incendi nella provincia della Colombia Britannica, dove è stato dichiarato lo stato di emergenza e ad almeno 30mila famiglie è stato ordinato di evacuare.
È ”la peggiore stagione degli incendi boschivi del Canada nella storia moderna”, ha detto il Premier della British Columbia David Eby. Nel West Kelowna, un centro di 30 mila abitanti, molte case sono bruciate. Situazione critica anche sull’altra sponda del lago Okanagan, a Kelowna (15 mila abitanti), dove il campus dell’Università della Colombia Britannica, che accoglie più di 11 mila studenti, è stato evacuato. Il Primo Ministro canadese Justin Trudeau si è recato a Edmonton e ha incontrato alcuni sfollati dal Nord in un centro di accoglienza. Il Canada si è confrontato negli ultimi anni con eventi meteorologici estremi per intensità e frequenza. Sono finora 168 mila i canadesi complessivamente evacuati e 14 milioni gli ettari andati in fumo (il doppio dell’ultimo record risalente al 1989): una superficie equivalente a quella della Grecia.