QUÉBEC – Il Primo Ministro François Legault svelerà la composizione del suo nuovo governo giovedì 20 ottobre. La cerimonia di giuramento dei parlamentari della CAQ e del PLQ, invece, avrà luogo due giorni prima, il 18 ottobre, mentre il 19 toccherà ai neo eletti di Québec Solidaire (QS) ed il 21 sarà la volta dei colleghi del Parti Québécois (PQ).
In tutto, saranno 90 (su 125) i deputati della Coalition avenir Québec (CAQ), il partito di maggioranza. Ovviamente, i posti nell’esecutivo saranno limitati. Durante il suo primo mandato, François Legault ha formato un governo formato da 26 membri. Se questa volta, visto il gran numero di parlamentari, dovesse decidere di nominare 30 o più Ministri, sarà probabilmente accusato dall’opposizione (e non solo) di sperperare fondi pubblici e di moltiplicare inutilmente il numero di macchine blu con autista e guardia del corpo. In ogni caso, Legault sarà chiamato a trovare un equilibrio tra il numero di uomini e donne, tra i grandi centri urbani (soprattutto perché la CAQ è praticamente assente a Montreal) e le diverse regioni del Québec, ma anche tra matricole ed esperti. E tutto questo mai a detrimento della competenza. Tre posti si sono resi disponibili dopo la decisione di tre ex Ministri di lasciare la politica: Marguerite Blais (Anziani), Danielle McCann (Istruzione superiore) e Nadine Girault (Relazioni internazionali). Sappiamo già che Christian Dubé rimarrà Ministro della Salute. Ci aspettiamo inoltre di vedere Eric Girard ereditare ancora una volta le Finanze e Pierre Fitzgibbon l’Economia, mentre è quasi certo che Jean Boulet non sarà più Ministro dell’Immigrazione. Molti analisti si aspettano diversi cambiamenti, in particolare all’Istruzione (Jean-François Roberge), alla Cultura (Nathalie Roy, se non diventa presidente dell’Assemblea Nazionale), all’Ambiente (Benoit Charette) e ai Trasporti (François Bonnardel).
PLQ: Tanguay leader parlamentare. Intanto sta prendendo forma anche la squadra parlamentare del Partito Liberale del Québec (PLQ). La settimana scorsa, il partito guidato da Dominique Anglade ha scelto i suoi vertici: Marc Tanguay (eletto nel collegio di Lafontaine) sarà leader parlamentare; Monsef Derraji (Nelligan) vice leader parlamentare; Filomena Rotiroti (Jeanne-Mance-Viger) leader (Whip en cheffe) dell’opposizione ufficiale; ed Enrico Ciccone (Marquette) presidente del caucus del partito.
Roy, D’Amours o Soucy: a presiedere l’Assemblea Nazionale sarà una donna. Secondo le informazioni raccolte da Radio-Canada,tre deputate della CAQ hanno espresso l’interesse ad occupare la prestigiosa carica di presidente dell’Assemblea nazionale del Québec. Nathalie Roy, rieletta nel collegio di Montarville, è candidata alla presidenza dell’Assemblea nazionale. Già Ministra della Cultura e delle Comunicazioni durante il primo mandato della Coalition avenir Québec (CAQ) dal 2018 al 2022, è sulla rampa di lancio (è la preferita di Legault) per diventare la seconda presidente nella storia dell’Assemblea nazionale. Louise Harel ha presieduto i lavori del Salone Blu nel 2002. Rieletta a Mirabel, Sylvie D’Amours ha già manifestato il suo interesse al caucus; così come la parlamentare di Saint-Hyacinthe, Chantal Soucy, che ha espresso il desiderio di presiedere la più importante Assemblea del Paese.