L‘Istituto Italiano di Cultura di Montréal, sezione culturale del Consolato Generale, ha l’obiettivo di promuovere e diffondere la lingua e la cultura italiane nel Québec attraverso una vasta e variegata offerta formativo-didattica e una ricca proposta di eventi. La storica istituzione, nonostante la pandemia, non soltanto non ha risentito del fermo socio-culturale ad essa correlata, ma ha, altresì, implementato – arricchendole – le proprie attività.
MONTRÉAL – Il 20 ottobre scorso si è svolta la prima edizione degli Stati Generali della Lingua Italiana in Québec, organizzata dal Consolato Generale d’Italia di Montréal, in occasione della Settimana della Lingua Italiana nel Mondo. All’evento Il Cittadino Canadese era presente. Abbiamo voluto dare atto della sua rilevanza socio-culturale, dedicandovi ampio spazio. Abbiamo, infatti, realizzato tre servizi: il primo, in cui abbiamo fatto un bilancio sui suoi positivi risultati e sulle prospettive di ulteriori sviluppi riguardo la conservazione e la diffusione della lingua italiana nella Provincia quebecchese, intervistando la Dirigente Scolastica Isabella A. L. De Finis. Negli altri due reportage, abbiamo proseguito la riflessione, focalizzandoci sull’offerta didattico-formativo attuale e le sue prospettive con il Presidente Moreno Fermini del PICAI – Scuola di Lingua Italiana e con il CEO Gian Galeazzo Pollifrone del CESDA (Centro Scuola Dante Alighieri). In questo numero, concludiamo i nostri servizi sull’evento in questione, soffermandoci sugli stessi temi in un’ottica consuntiva e di prospettiva con il Direttore, Sandro Cappelli e la Responsabile dei corsi di lingua Barbara Celli dell’Istituto Italiano di Cultura di Montréal.
“Lo stato attuale dei corsi di lingua erogati dall’IIC – ha affermato la Responsabile dei corsi Barbara Celli – è sicuramente positivo. Nell’ultima sessione, abbiamo registrato un numero record di iscrizioni. Per quanto riguarda i corsi di lingua tradizionali, offriamo ai nostri studenti, avendo come riferimento generale il Common European Framework of Reference for Languages, 12 livelli : Principiante 1 e 2, Elementare 1 e 2, Intermedio 1, 2, 3 e 4, Avanzato 1 e 2 e, infine, Perfezionamento 1 e 2. Da tempo, ormai – ha proseguito – proponiamo anche dei corsi di conversazione. Regolarmente ne abbiamo sempre uno di livello avanzato e, da alcuni anni, ne abbiamo introdotto un altro per il livello intermedio, che ha avuto e continua ad avere un buon successo. Questa tipologia di corso ha l’obiettivo di permettere agli studenti di poter mettere in pratica quanto studiato nei corsi di lingua e sviluppare così la skill dello speaking. Tutti questi corsi – ha precisato – possono essere frequentati sia in presenza che da remoto”. Ha, quindi, voluto dare merito agli insegnanti: “i nostri docenti sono tutti madrelingua. La maggior parte ha un titolo universitario volto all’insegnamento dell’italiano a stranieri; chi non ce l’ha, invece, ha esperienze pregresse di didattica e comunque un diploma universitario. In relazione agli altri corsi implementati, ha rilevato che “oltre a quelli legati unicamente alla lingua, ne proponiamo altri relativi alla cultura del Belpaese. Coprono diverse macro-aree: musica, storia, cucina, arte. Queste iniziative sono in lingua italiana, quindi, ci vuole un livello minimo per potervi partecipare”. E ancora: “Per arricchire ulteriormente la nostra proposta, da qualche anno abbiamo introdotto anche gli ateliers di cucina, di degustazione di vini e un percorso di yoga in italiano. Questa è una strategia per andare incontro ad un certo pubblico, non necessariamente interessato a un corso di lingua, ma che comunque vuole avvicinarsi all’Italia e alla sua cultura attraverso altre attività”. Infine, ci ha indicato come dal 2018 in poi, l’istituzione consolare abbia avuto un aumento costante del numero degli iscritti.
Il Direttore, Sandro Capelli, ha voluto innanzitutto spiegare la mission dell’IIC. “La nostra missione è la promozione della lingua che in qualche modo si declina con i corsi, ma non solo. Implementiamo anche attività gratuite per avvicinare le persone interessate alla lingua, come letture, conferenze, film, spettacoli e tutte le proposte che possano promuovere la cultura e la lingua italiane”. In merito ai corsi erogati ha precisato: “Sui corsi di cultura, si cerca di coprire diverse discipline. Da un po’ di tempo abbiamo aggiunto la musica coi corsi sull’opera, dopo il cinema, corsi su storia dell’arte, letteratura e cultura intesa come civilizzazione italiana che mescola diversi tipi di discipline. I prossimi saranno quelli sulla Sicilia e sulla Liguria. Abbiamo anche aggiunto, in maniera un po’ giocosa, un corso di yoga in italiano. E poi ci sono gli ateliers di cucina”. E sui progetti futuri: “Mi piacerebbe proporre qualcosa per i bambini, in modo da creare un rapporto con i più giovani. Sarebbe molto interessante fare delle letture animate per avvicinare più generazioni alla lingua”. Sullo stato attuale dell’idioma il Dott. Cappelli ha rilevato: “Dobbiamo cercare di aumentare la diffusione e non adagiandoci sugli allori e non dando per scontato che la Comunità conosca bene l’italiano. Bisogna lavorare affinché la presenza dell’idioma sia costante nel territorio in modo che riesca ad acquisire una posizione di rilievo e mantenga lo status di lingua studiata. Nella maggior parte dei casi, infatti, in ambito accademico, gli studenti studiano l’italiano solo per uno/due semestri. Non c’è una dimensione di approfondimento, si tratta di corsi curriculari per completare l’iter universitario. Chi studia la nostra lingua come Major è una minima parte. È necessario incrementare questi dati perché sono gli alunni che usciranno da questi percorsi che, in futuro, saranno i nuovi insegnanti d’italiano”. L’intervista si è conclusa con l’appello ad iscriversi ai corsi della prossima stagione: “Ottime condizioni economiche, grandi qualità d’insegnamento, varietà per raggiungere tutti i gusti. A gennaio partiranno i nuovi corsi della sessione invernale. Le iscrizioni sono già aperte e stiamo avendo un ottimo riscontro. Ci auguriamo che tante altre persone rispondano positivamente alle nostre proposte”.
È di rilevante significato socio-culturale il dinamismo progettuale dell’IIC in relazione alle prospettive future del consolidamento e della diffusione della lingua e della cultura italiane nella Provincia quebecchese.
Pienamente in linea con gli auspici e gli impegni assunti durante la scorsa edizione degli Stati Generali della Lingua Italiana in Québec. Ed è appena il caso di accennare soltanto allo stretto legame che c’è tra la promozione della cultura e della lingua italiane e l’affermazione del Made in Italy a Montréal. Siamo consapevoli del ruolo che intende continuare a svolgere Il Cittadino Canadese in quanto attivamente partecipe delle dinamiche socio-culturali relative e per il suo ruolo di informazione e di cassa di risonanza di tutto quanto si muove su questo versante.