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I sindacati accusano il governo d’improvvisazione

Disagi e lunghe file nei punti di servizio SAAQ della Belle Province

 

MONTRÉAL – Dopo i passaporti la scorsa estate, questa volta tocca a patenti, targhe e immatricolazioni. Un altro disservizio della pubblica amministrazione, con i cittadini costretti a dare nuovamente prova di pazienza e responsabilità. Questa volta, però, non c’entrano né la pandemia, né il lockdown. La colpa è tutta del governo. “È troppo poco, troppo tardi ed è un’improvvisazione dell’ultimo minuto”: sono le parole di allarme pronunciate da Christian Daigle, presidente del sindacato dei servizi pubblici e parapubblici del Québec (SFPQ), che lunedì 6 marzo ha criticato apertamente il modo in cui il governo ha pianificato e gestito la transizione digitale dei propri servizi con il lancio della piattaforma
SAAQclic, il 20 febbraio scorso. “Era qualcosa di prevedibile – ha aggiunto – qualcosa che i nostri membri avevano già fatto presente a dirigenti e direttori, dicendo loro: ‘Non siamo pronti, state andando a sbattere contro un muro’”. Per cercare di attenuare i disagi degli ultimi giorni, domenica la SAAQ aveva annunciato una serie di misure per cercare di risolvere la crisi; tra queste il trasferimento di 150 dipendenti nei centri di servizio, per compensare la penuria di personale, e l’estensione dell’orario di apertura in base all’affluenza. Sempre domenica, la Ministra dei Trasporti Geneviève Guilbault aveva chiesto alla stessa SAAQ che “i cittadini non fossero più costretti ad attendere in coda fuori e che i servizi fossero di qualità ovunque”. Lunedì è successo l’esatto contrario, anche per chi aveva un regolare appuntamento. Il sindacalista Daigle ha attaccato anche il Ministero della Sicurezza informatica e digitale (MCN), reo di non aver spiegato adeguatamente ai quebecchesi la transizione verso l’identità digitale. Uno dei fattori che alimentano la crisi negli uffici del SAAQ, infatti, è la necessità di utilizzare quattro documenti per confermare la propria identità digitale e potersi iscrivere alla nuova piattaforma: patente di guida, assicurazione sanitaria, numero sociale e il numero di avviso, rilasciato da Revenu Québec negli ultimi due anni fiscali. Essendo quest’ultimo abbastanza complesso per diversi cittadini, in tanti si sono recati di persona presso un centro servizio della SAAQ. (V.G.)

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