a cura di Salvatore Modica

Come suggerisce il termine, l’herpes labiale è un’infezione erpetica che comporta l’insorgenza di piccole bollicine biancastre o rossastre, piene di siero limpido e giallastro, localizzate prevalentemente sulle labbra. Chiamata comunemente “febbre delle labbra” o “febbre sorda”, non si tratta soltanto di un fastidioso inestetismo. L’herpes labiale è, infatti, la manifestazione ricorrente di un’infezione cronica. È una malattia infettiva di origine virale. L’agente causale prevalentemente implicato è il virus herpes simplex tipo 1 (HSV-1). Seppure in misura minore, l’herpes labiale può essere provocato anche dal virus herpes simplex tipo 2 (HSV-2) che, di solito, è responsabile dell’infezione genitale. Il virus penetra nell’organismo attraverso la pelle e le mucose, dove infetta le cellule epiteliali e ne determina la morte, da cui conseguono le vescicole e le altre lesioni tipiche della malattia. Il virus dell’herpes labiale si riattiva in alcune situazioni a sé favorevoli, dando origine alle tipiche manifestazioni della malattia. Ad esempio, possono fungere da “innesco” periodi di intenso stress o sovraffaticamento, cali delle difese immunitarie, momenti particolari del ciclo mestruale, episodi febbrili o un’intensa esposizione alla luce del sole. Il virus responsabile dell’herpes labiale si trasmette facilmente per contatto diretto con la bocca o la saliva di una persona infetta, tipicamente attraverso un bacio. Il contagio può avvenire anche in modo indiretto, utilizzando oggetti contaminati, come bicchieri, posate, rossetti, rasoi e asciugamani. La diagnosi dell’herpes labiale è stabilita generalmente dal medico di famiglia, mediante l’osservazione della parte colpita. Purtroppo, non esiste ancora una terapia in grado di risolvere definitivamente l’herpes labiale. Nessun farmaco, infatti, è in grado di eliminare il virus dalle cellule nervose in cui rimane latente. Il trattamento dell’herpes labiale prevede l’uso di antivirali specifici, generalmente sotto forma di creme o gel da applicare localmente.Tra i principi attivi più usati ed efficaci ricordiamo valaciclovir, aciclovir e il penciclovir da prendere appena si manifestano i sintomi precursori dell’eruzione cutanea (di solito due giorni prima). Anche se questi farmaci non modificano di molto la durata e l’entità del disturbo, danno un certo sollievo da prurito e dolore, ed aiutano ad accelerare la guarigione. Infine, i pazienti che hanno già avuto una ricetta medica o hanno un dossier antecedente possono chiedere al farmacista di prescrivere il trattamento. Io sono sempre a vostra disposizione per qualsiasi domanda.