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GUGLIELMO MARCONI (1874- 1937)

 

Aprile 1912. Il Titanic, l’inaffondabile nave da crociera, urta un iceberg al largo delle coste di Terranova e manda un messaggio in Morse: “Emergenza! Abbiamo urtato un Iceberg. Affondiamo rapidamente. Chiediamo aiuto. Posizione: latitudine…. Titanic”. Una nave passeggeri, la Californian, a soli dieci miglia di distanza non raccoglie il messaggio perché aveva spento il ricevitore. Un’altra nave, la Carpathia, riceve l’SOS, cambia rotta e raggiunge i superstiti salvando 717 passeggeri. Il Titanic era già affondato con 1,500 passeggeri più i marinai. Per un’incredibile coincidenza, lo stesso Marconi, che era stato invitato al viaggio d’onore del Titanic, aveva dovuto rinunciare. Nessuno si sarebbe salvato se la nave non fosse stata equipaggiata con un trasmettitore Marconi. Più tardi, i sopravvissuti gli offrirono una medaglia d’oro paragonandolo al dio greco Apollo che faceva scaturire scintille dalle sue mani.

 

Marconi, all’età di venti anni, scoprì che era possibile mandare dei segnali da un punto all’altro del suo attico senza l’aiuto di fili. L’idea di ampliare la distanza tra il ricevitore e la sorgente del segnale lo portò a perfezionare la sua invenzione. Gli esperti in elettromagnetismo lo derisero credendo che la sua era un’idea impossibile da realizzare: come avrebbe potuto un’onda radio seguire la curvatura della terra senza sfuggire nello spazio? Allora non si conosceva l’esistenza della ionosfera, dove la radiazione produce abbastanza energia da liberare elettroni da atomi e molecole colpiti, ionizzandoli. Questo tipo di radiazione, confermata solo nel 1924, permette alle onde elettromagnetiche di essere riflesse sulla terra.

 

Nel 1900 Guglielmo Marconi aveva ricevuto la patente britannica No. 7777, per la telegrafia senza fili; un numero di buon auspicio. Nel 1901 installò un’antenna alta 130 metri e con 60 fili tesi a ventaglio tra due piloni di 49 metri a 61 metri di distanza, a Poldhu, in Cornovaglia. Poi si recò a St-John’s di Terranova, distante 3000 Km e il 12 dicembre ebbe la conferma della sua straordinaria scoperta: il segnale trasmesso dall’Inghilterra è ricevuto dalla stazione oltreoceano rimbalzando due volte sulla ionosfera.

 

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Nel 1903 fondò la compagnia Marconi’s Wireless Telegraph Company of Canada che fu coinvolta nella creazione della BBC (British Broadcasting Company) in Inghilterra e della NBC (National Broadcasting Company) in USA, divenuta poi Radio Corporation of America nel 1919. Nel 1931 fondò la prima stazione internazionale, Radio Vaticana. Nel 1909 ricevette il premio Nobel della fisica assieme al tedesco Ferdinand Braun.

 

Il rapporto di Marconi con il fascismo e Benito Mussolini è molto controverso. In una dichiarazione afferma: “Rivendico l’onore di essere stato in radiotelegrafia il primo fascista, il primo a riconoscere l’utilità di riunire in fascio i raggi elettrici, come Mussolini ha riconosciuto per primo in campo politico la necessità di riunire in fascio le energie sane del Paese per la maggiore grandezza d’Italia”.  I rapporti fra il Duce e l’inventore non furono tuttavia semplici, soprattutto verso la fine, quando Marconi tentò di convincerlo invano a non fare la guerra contro il Regno Unito. (da Wikipedia)

 

Quando morì, nel 1937, tutte le stazioni radio della terra osservarono due minuti di silenzio.

Guglielmo Marconi… Senza la sua genialità non avremmo avuto la televisione, la radio e il cellulare né le comunicazioni di massa.

Franklin Delano Roosevelt, celebrando la caduta di Roma nel 1944, nel suo messaggio radio definì Marconi uno dei quattro più grandi geni italiani assieme a Galileo, Michelangelo e Dante.

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